KOULIBALY, LE SCIMMIE E I PAROLAI
27.12.2018 | 23:45
La vicenda Koulibaly è la sintesi della nostra povertà mentale. Ma anche l’ulteriore riprova di quanto il nostro sia, non solo calcisticamente, il Paese dei parolai. Per combattere gli ululati ci avevano garantito, assicurato e confortato che al primo assaggio di inciviltà l’arbitro avrebbe sospeso la partita. L’arbitro si chiama Mazzoleni, su di lui avremmo in generale molte cose da dire dal punto di vista tecnico, ma a San Siro ha dimostrato di avere una sensibilità sotto lo zero. Ci interessa soltanto questo.
Anche le scimmie hanno un cuore, anche e soprattutto le scimmie potrebbero dare una lezione di vita a questi professorini che si preoccupano di difendere la pagnotta quando vengono criticati su alcune decisioni, Var o non Var. Ma che, quando c’è da dimostrare di avere la sensibilità media di chi dovrebbe rispettare il nuovo corso contro il razzismo, se ne lavano le mani, peggio di un Pilato qualsiasi.
Mazzoleni potrà sventolare tutti cartellini rossi che vuole nella sua vita, ma ne meriterebbe lui uno simbolico, per gli anni, i mesi o le settimane di attività che gli restano. Era chiaro il protocollo, al primo “buuu” squadre convocate e partita sospesa. Non soltanto non l’ha fatto, ma se n’è guardato bene quando glielo hanno chiesto o ricordato. Un gigante. Lui può vivere solo di Var e di rimostranze se gli daranno un voto basso come spesso accade. Il resto non gli interessa, molto bene e complimenti perché merita il premio “arbitro più sensibile del 2018”. Per lui conta capire se è rigore, oppure no; se è giallo o rosso, tanto a lui il rosso di vergogna per essersene lavato le mani gli spetta di diritto. E sinceramente ci interessa le difese d’ufficio di queste ore, come se Mazzoleni fosse stato impeccabile. Senza un segnale forte, e che era stato concordato, saremmo sempre in mezzo al mare. Il nostro mondo di finti sensibili dura dieci minuti, a chiacchiere. Poi stop fino al giro successivo con le stesse modalità, alla larga da una decisione forte. Assurdo.
Adesso non ci interessa commentare la sanzione. Due giornate a porte chiuse, la curva dell’Inter out per un’altra gara (e siamo a tre), magari in futuro metteranno una multa ridicola. Tanto, finisce sempre così. E’ inutile fare riunioni, sprecare parole di circostanza e comunque mai suffragate dai fatti. Ridicoli siamo noi, non le multe. E chiediamo scusa alle scimmie, le abbiamo coinvolte soltanto per testimoniare sulla loro maggiore sensibilità rispetto a noi. Perché noi andremo avanti con i Mazzoleni di turno, porca miseria che mondo misero, pieno di incivili, parolai, conigli e venditori di fumo.
Foto: Twitter personale Koulibaly