KRAMER, IL NAPOLI TI GUARDA
11.07.2014 | 11:01
Appena 107 minuti per vivere una favola, tanti ne sono bastati in Nazionale a Cristoph Kramer per guadagnarsi la chiamata last minute di Joachim Löw per il Mondiale. Lo scorso 14 maggio, infatti, il Ct neo finalista torna sui suoi passi subito dopo aver consegnato la prima lista da 30, sostituendo l’ennesimo trequartista, André Hahn, con il nostro personaggio del giorno: “La scelta è prettamente tattica e non ha niente a che vedere con le prestazioni di Hahn, avevamo la necessità di un giocatore in più a centrocampo che possa garantirci un’alternativa in un reparto dove abbiamo diversi elementi, Khedira in primis, al rientro dopo lunghi infortuni”.
E così, dopo aver esordito dal 1′ con la maglia della Germania lo scorso 13 maggio, nell’amichevole con la Polonia, e aver raggranellato altri 17 minuti contro il Camerun, il mediano dal cognome cinematografico (finito, ironia della sorte, nel mirino del Napoli di De Laurentiis) è riuscito ad imbarcarsi da ventitreesimo sull’aereo per la terra del samba, dove sinora ha dato un piccolissimo contributo – due spezzoni appena – contro Algeria e Francia.
Cristoph nasce a Solingen il 19 febbraio del 1991 e inizia ad accostarsi al mondo del calcio frequentando la scuola-calcio del BV Gräfrath. Da subito palesa qualità che esulano dall’ordinario, tali da convincere il Bayer Leverkusen a portarlo nel 1999 nel proprio settore giovanile, dove completa tutta la trafila (eccezion fatta per una parentesi nel vivaio del Fortuna Dusseldorf) senza però mai esordire in prima squadra.
Dopo avergli fatto siglare il primo contratto da professionista, nel 2010, le Aspirine lo aggregano infatti alla squadra B, militante nelle serie regionali. Dal 2011 al 2013 lo girano in prestito al Bochum (61 presenze e 4 reti tra i cadetti), per poi concludere un’operazione analoga con il Borussia Moenchengladbach: altro prestito biennale, scadenza 2015. E agli ordini di mister Lucien Favre Kramer esplode, affermandosi come uno dei migliori interditori della Bundesliga: una miriade di palloni recuperati e tanta, tantissima corsa. Al punto che una speciale classifica, stilata al termine del girone d’andata, lo consacra come il calciatore che ha macinato più chilometri nel massimo campionato alemanno, oltre 12 a partita. In totale lo specialista è sceso in campo 33 volte con la maglia del Gladbach, assaporando la gioia del gol contro Hannover, Mainz e Wolfsburg.
Le sue prestazioni hanno calamitato, come detto, le attenzioni del Napoli, alla ricerca di forze nuove per puntellare la mediana a disposizione di Benitez. A Rafa il ragazzo piace tantissimo, come vi abbiamo raccontato in esclusiva in questi ultimi giorni. E non potrebbe essere altrimenti, considerato che Cristoph, al di là delle già decantate doti fisiche che lo rendono prezioso anche sulle palle alte, fisico da corazziere il suo (189 cm per 82), alla bisogna è anche in grado di costruire gioco, per quanto le sue caratteristiche siano prevalentemente difensive.
Particolare da non trascurare: la continuità di rendimento, prerogative indispensabile per assicurarsi un futuro ad alti livelli. La valutazione del suo cartellino oscilla attorno ai 10 milioni, allo staff capeggiato da Bigon il compito di verificare i margini di manovra per trovare i giusti incastri con il Leverkusen. Tenendo presente che ovviamente non stiamo parlando dell’unico profilo al vaglio del sodalizio partenopeo.
Prima, però, Kramer ha un appuntamento con la storia: 13 luglio, Maracanã, in palio il trofeo più ambito che i tedeschi sperano di conquistare per la quarta volta (eguaglierebbero l’Italia). Finora il tiki-taken sperimentato dal commissario tecnico Löw, che ha ammesso di aver preso spunto da Guardiola (affidandosi al blocco Bayern), ha decisamente pagato. Per mettere le mani sulla Coppa del Mondo bisognerà però fare i conti con l’oste Lionel Messi, chiamato ad imprimere il marchio più ricercato sulla sua sensazionale carriera.