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KRUL IN VOLO PER LA GLORIA

20.04.2013 | 11:04

Con quel nome che si ritrova ti aspetti un gigante grande e cattivo. Tim Krul è esattamente l’opposto: elegante e con la faccia pulita, guarda caso stile Milan prima della moda del crestino. Anche “piccolo” per essere un numero uno. Perchè supera di poco l’1.85 cm. Diciamolo: non è lo stereotipo dei portieri olandesi del presente e del passato. Insomma, si discosta nettamente da Van der Sar (1.97 cm) e da Stekelenburg (1.98 cm). No, Tim si avvicina di più al modello Casillas, l’uomo che ha sovvertito tutte le leggende metropolitane sulla statura degli estremi difensori che dovevano per forza avere delle “misure” minime per fare carriera. Krul è entrato nell’orbita del Milan anche se è infortunato. In molti si sono innamorati di lui a prima vista. Bravissimo sulle palle basse, ha un coraggio innato, le uscite a valanga sono innate nel suo dna. Parla tantissimo con i difensori, si fa rispettare, impartisce ordini e non si sta zitto neanche un minuto. Non gli manca la personalità. E’ un classe 1988, nato a L’Aia, la terza città più grande dell’Olanda. Muove i primi passi nell’Ado Den Haag. Non fa in tempo a esordire in Eredivisie: il Newcastle piomba su di lui e neanche maggiorenne lo porta in Inghilterra. Vede il St James Park per la prima volta a 17 anni. Gioca nel settore giovanile, poi viene mandato a fare esperienza in Scozia nel Folkirk e nel Carlisle United (dal 2007 al 2009). Torna alla casa madre e piano piano brucia la concorrenza nel Newcastle fino a diventare titolare. Chiude la porta davanti a mostri sacri come Van Persie e Drogba. Finora ha messo da parte 84 presenze in Premier League: un bottino incredibile per un ragazzo di 25 anni che ha fatto tanta gavetta prima di prendersi gli applausi degli stadi più caldi del pianeta. Nota: nel 2011 ha esordito nella Nazionale olandese contro il Brasile. Il futuro è tutto suo.