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LA COSTRUZIONE DI GALLIANI

05.10.2021 | 22:51

Il Monza non va e nell’ultimo anno e mezzo ha speso un mucchio di soldi che la metà sarebbe bastata per mettere su una squadra competitiva in Serie A. Abbiamo grandi ricordi del Milan costruito mirabilmente da Adriano Galliani, proprio per questo motivo lo riteniamo l’unico responsabile del disastro in corso. Certo, possiamo sempre pronunciare le solite parole: in Serie B si può sempre recuperare, la strada è lunghissima, mai fasciarsi la testa e avanti con questi luoghi comuni. Che poi tanto luoghi comuni non sono, visto che in realtà ci sarebbe davvero tempo. Ma riteniamo Galliani unico responsabile perché il Monza ha un ritardo di almeno un anno. Reduce dalla promozione in B, andava costruito con una logica senza dimenticare l’indispensabilità di avere una spina dorsale competitiva. Un portiere forte e italiano, due centrali forti e italiani, un regista come Nicolas Viola, un attaccante come Donnarumma o Coda (quest’ultimo a un passo dalla firma e poi svanito nel nulla). Diciamo italiani perché il Monza ha fatto collezione di stranieri inutili, poi li ha regalati in prestito (vedi Maric al Crotone) dopo aver speso cifre che fanno arrossire al semplice pensiero. Mettendo una base così già al primo anno di B, il Monza avrebbe potuto fallire l’obiettivo (come poi è successo) ma avrebbe intanto avuto uno zoccolo duro per ripartire. E una filosofia già chiara di chi ha studiato e capito quel tipo di campionato, dal nostro punto di vista il più difficile al mondo. Galliani ha continuato a sbagliare la scorsa estate: Favilli è un eccellente attaccante, ma sono anni che purtroppo ha problemi fisici e una frattura da stress è dietro l’angolo. Intendiamoci: Galliani è libero di spendere e sbagliare, ma se prima non memorizza la B e le sue trappole (anzi, le sue leggi) farà sempre più fatica. Questo poi per noi è il campionato più difficile della storia, anche più del 2003-2004 a 24 squadre con Palermo, Cagliari, Livorno, Messina, Atalanta e Fiorentina o del 2006-2007 che aveva visto ai nastri di partenza Juve, Napoli e Genoa. Più difficile perché stavolta ci sono tanti organici fortissimi, a quei tempi esisteva una netta spaccatura tra le più competitive e le altre. E il Monza non può permettersi di sbagliare ancora strategia.

Foto: Twitter Monza