Ieri è stata sicuramente la peggior sconfitta della Nazionale italiana dell’era Conte. E’ vero che si tratta di un’amichevole, ma un 4 a 1 rimediato dai nemici di sempre (calcisticamente parlando) è una batosta difficile da digerire a soli tre mesi dall’Europeo. Ora il ct azzurro dovrà tirare le somme e magari fare un passo indietro su qualche nome dei 16 giocatori che ieri in conferenza stampa ha già dichiarato di fare parte della compagine di Francia 2016. Non resta altro che consolarci con quel poco di buono che l’Italia ha fatto vedere prima di subire l’imbarcata e con le dichiarazioni del post-partita, nelle quali il gruppo appare compatto e fiducioso nel traguardo finale. Gli azzurri cominciano con il piglio giusto, ma alla lunga subiscono la fisicità della Germania: Loew ha posizionato Rudy ed Hector sulle fasce, bloccando le discese di Florenzi e Giaccherini. Si fanno vedere molto Insigne e Bernardeschi che però non riescono a creare alcun pericolo alla retroguardia teutonica. Al 24′ la Germania sfonda a destra con Muller, respinta corta di Bonucci per Kross che prende la mira e batte Buffon. Dopo un buon inizio l’Italia accusa il colpo e non riesce più a pungere, rischiando più volte di subire il raddoppio con Muller e Draxler. Proprio allo scadere arriva il raddoppio firmato Götze, abile a colpire di testa in mezzo a due difensori azzurri, un episodio che ha fatto arrabbiare parecchio il ct Conte. L’Italia ritorna in campo con un altro piglio, ma non riesce ad impensierire più di tanto gli avversari. Al 14′ Draxler spacca la partita con un’azione personale che semina il panico e serve un assist per Hector che firma la sua prima rete con la maglia della nazionale. Il 4-0 si concretizza alla mezz’ora quando Buffon atterra Rudy in area di rigore. Dal dischetto si presenta Ozil che non sbaglia. Il gol della bandiera per l’Italia arriva a sette dalla fine quando El Shaarawy, aiutato dalla deviazione di Rudiger, infila Ter Stegen.
Il nostro personaggio del giorno è l’autore del terzo gol tedesco e protagonista di una grande prestazione nell’amichevole di ieri: Jonas Hector. Un giocatore che rappresenta il prototipo del difensore moderno, un terzino sinistro che può diventare all’occorrenza quasi un’ ala, con un buon piede e un’ottima capacità di cross e in fase di finalizzazione. Non stupisce che con queste qualità, Hector abbia attirato l’attenzione di club blasonati come il Liverpool di Klopp che lo vorrebbe alla sua corte, magari insieme a Götze.
Hector nasce a Saarbrucken il 27 maggio 1990 e cresce nelle giovanili dell'Auersmacher, società della Oberlinga Sudwest con la quale disputa anche un anno in prima squadra. Nel 2010 passa a titolo gratuito alla seconda squadra del Colonia in Fussball-Regionalliga, che nel calcio tedesco corrisponde più o meno alla nostra Lega Pro, nella quale diventa titolare per le due stagioni successive scendendo in campo 63 volte e segnando 5 reti. Sono due anni di maturazione, che preparano il giovane teutonico alla consacrazione nel calcio che conta. Nella stagione 2012/2013 passa nella prima squadra del Colonia dove riesce a ritagliarsi il proprio spazio con 24 presenze stagionali dal primo minuto. E’ un’annata decisiva per Hector, che convince i dirigenti del Colonia a confermarlo: nella stagione seguente, infatti, scende in campo da titolare per 33 volte su 34, contribuendo così alla vittoria della Zweite Liga e al ritorno dopo due stagioni dei renani in Bundesliga. Anche il Commissario Tecnico Loew, il 7 novembre 2014 si accorge del suo talento e lo convoca nella Nazionale maggiore in occasione dell'incontro valevole per le qualificazioni agli europei 2016 contro Gibilterra e nell'amichevole contro la Spagna. Non esordisce, però immediatamente. Dovrà aspettare il 14 novembre quando al 72’ sostituisce Durm al 72° nella match di ritorno contro Gibilterra. Hector dimostra al ct tedesco e ai suoi tifosi che non si sono sbagliati sul suo conto: le prime apparizioni in Nazionale sono positive e intanto, in questa stagione colleziona 26 presenze con il suo Colonia, andando a segno 3 volte. Anche il suo cartellino risente dei progressi effettuati in questi anni, fatto sta che il suo valore di mercato dai 100.000 euro del 2012, oggi vale intorno agli 8 milioni: cifre che poche squadre nel calcio internazionale sono disposte a spendere per un terzino sinistro. La sua parabola ascendente si conclude, per il momento con la prestazione superlativa in amichevole con l’Italia, suggellata dal suo primo gol in Nazionale. Anche il calcio italiano da oggi, conosce Jonas Hector, una stella che sembra destinata a brillare agli Europei di Francia 2016 e anche nel prossimo futuro.
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