La Juve si ferma: Marin risponde a Vlahovic su rigore, ma che ingenuità di Douglas Luiz!
06.10.2024 | 14:38
L’atmosfera dello Juventus Stadium apre la sfida tra la Vecchia Signora e il Cagliari, valido per la settima giornata di Serie A.
La Juventus scrive le prime righe della gara imponendo un possesso organizzato, e lasciando larghissimi gli esterni d’attacco. L’obiettivo è quello di creare ampiezza e portare le ali nell’uno contro uno coi terzini rossoblu. La prima occasione bianconera arriva al settimo minuto, con Conceicao che crossando trova la deviazione di Adopo. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, Savona colpisce di testa debolmente, Scuffet fa sua la sfera. È di nuovo il terzino destro a rendersi pericoloso al ’10, con una conclusione in porta dopo l’uno due con Locatelli, il portiere sardo respinge con efficacia. Su un calcio d’angolo pochi minuti dopo, Gatti arriva a colpire di testa e Luperto sfiora goffamente il pallone con la mano. Dopo un rapido controllo al Var, l’arbitro da’ il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Vlahovic, reduce da una doppietta in Champions League. Il rigore è un rasoterra tagliente all’angolino, è 1 a 0 Juve. Gli undici di Motta stappano la gara e si lanciano nella metà campo del Cagliari, ma che riparte con efficacia. Al ’18 Piccoli spedisce al lato dopo una buona ripartenza. Al ’20 squillo di Conceicao, serve il riflesso di Scuffet per lasciare la gara sull’1-0. Al ’25 a rendersi pericoloso è ancora Vlahovic, questa volta scovando l’inserimento di Koopmeiners con un filtrante, ma sulla conclusione dell’olandese il solito Scuffet respinge bene. Al ’33 arriva la prima ammonizione della gara. Il protagonista è Thuram, intervenuto in ritardo su Zortea. La squadra di Nicola è viva, e lo dimostra con due occasioni al ’33 con un cross senza destinatario di Viola e al ’37 con Piccoli che manca di poco la deviazione su un cross di Zappa. Non solo, perché al ’44 sulla ripartenza subito dopo una punizione bianconera, un cross di Augello viene deviato da Gatti. Termina così il primo tempo di Juve-Cagliari, con i bianconeri in meritato vantaggio, ma con un Cagliari vivace ed imprevedibile.
Il secondo tempo si apre con la sostituzione di Koopmeiners, per via di un dolore al costato. Dentro Fagioli, autore di una gara formidabile in Champions. Esattamente come nella prima metà di gara, anche nella seconda è la Juve a rendersi pericolosa per prima: Conceicao sulla destra provoca dei deja-vu della gara di Champions, ma invece che calciare appoggia il pallone su Vlahovic, che non c’entra lo specchio. Lo stesso attaccante serbo al ’55 riceve sull’esterno e mette al centro un buon passaggio, Savona si inserisce ma manca l’appuntamento col pallone. Al ’57 ecco i primi due cambi di Nicola: dentro Luvumbo e Gaetano, fuori Augello e Viola. Motta legge un affievolimento della squadra, e in risposta agli spunti apportati in gara fa Luvumbo e Gaetano, rivoluziona il suo centrocampo. Fuori Locatelli e Thuram, in campo McKennie e Douglas Luiz per dare muscoli e qualità al centro del campo. Terzo cambio anche per il Cagliari, che prova ad inserire qualità in campo per cercare il pareggio, Makoumbou esce per Marin, che si rende subito pericoloso con un filtrante al ’67 per Piccoli che spedisce fuori non di molto. Ma due minuti dopo Conceicao torna pericoloso, conclude sul primo palo dopo una serie di dribbling ma ancora Scuffet a negare il 2-0. Altro cambio per Motta al ’70, fuori un ottimo Savona e dentro Danilo. Al ’72 Vlahovic sfiora la doppietta e la possibilità di porre un lucchetto alla gara, con un missile diretto verso la porta di Scuffet, ancora decisivo per le sorti della sua squadra, che da’ un colpo di reni pochi minuti dopo, al ’76 con una punizione tagliente di Marin, bloccata da Di Gregorio. Allo stesso minuto Nicola butta in campo Mutandwa e Deiola, mentre Motta si gioca la carta Yildiz, ultimissimi cambi dei due tecnici. Due minuti dopo, sugli sviluppi di una punizione calciata da Douglas Luiz, Scuffet respinge sui piedi di Vlahovic, che sciupa l’occasione di poter chiudere la partita. Quest’errore sarà decisivo, perché pochi minuti dopo (’85) Douglas Luiz atterra Piccoli in area bianconera. Dopo un controllo al Var giunge la decisione definitiva: è calcio di rigore. Sul dischetto va Marin, protagonista di un ottimo ingresso in campo, che pareggia la gara con un tiro dagli ultimi metri letale. La partita si ribalta clamorosamente solo un minuto dopo. Conceicao, servito da Danilo, si lascia andare nell’area di rigore del Cagliari dopo un lieve contatto, per il fischietto è simulazione: il portoghese era stato ammonito al ’75 per un intervento su Gaetano, ed è quindi espulsione. La Juve rimane in 10, e il Cagliari ha ora il coltello dalla parte del manico. Otto minuti di recupero, ed una gara ancora tutta da decidere. Al ’95 Obert coglie in pieno il palo dopo una finta su Luiz e una conclusione velenosissima da limite, due minuti dopo risponde la Juve con una palla dentro il rettangolo dell’area di Fagioli, respinta da un anticipo decisivo dello stesso Obert. Nel calcio d’angolo il centrocampista classe 2001 colpisce la traversa.
Termina 1-1 Juve-Cagliari, partita colma di spunti ed occasioni, decisa da due rigori.
Foto: Instagram Juventus