LA NOMEA DI PREDESTINATO ALLA LARGA DAI PARAGONI: AGOUME, L’INTER HA IL FUTURO IN CASA
26.12.2019 | 12:30
Non solo Sebastiano Esposito. In casa Inter c’è un’altra giovane stella pronta a emergere con tutto il suo talento: stiamo parlando di Lucien Agoume, anche lui classe 2002 come il baby attaccante a segno contro il Genoa su rigore. Il centrocampista francese non ha ancora compiuto i 18 anni, ma in Francia (e non solo…) c’è già chi assicura che sarà il futuro crack della Nazionale transalpina. Il suo ingaggio in estate da parte dei nerazzurri ha rappresentato un colpo in ottica futura, perché si parla di un talento cristallino con ampi margini di crescita, e con credenziali fisiche e tecniche che fanno decisamente ben sperare. Anche perché in patria è stato paragonato più volte a Paul Pogba, sia per caratteristiche che per la fisicità. E l’esordio assoluto con la maglia dell’Inter (avvenuto in occasione della sfida contro la Fiorentina) non è altro che la certificazione di un campione in erba, ma già pronto a ritagliarsi il suo spazio alla corte di Antonio Conte.
Lucien Agoume nasce a Yaoundé, in Camerun, il 9 febbraio 2002. I suoi primi approcci con il pallone si hanno però in Francia nel 2013, nel SC Clemenceau Besançon. Poi ecco il trasferimento al Racing Besançon, due passaggi intermedi prima di entrare a far parte della florida Academy del Sochaux, nella quale è entrato nel 2014. Qui, in pochissimo tempo, Lucien cambia posizione e viene arretrato nello scacchiere tattico, trasformandosi da trequartista di qualità, com’era alle origini, in mediano davanti alla difesa. La sua crescita esponenziale è andata di pari passo con il percorso in Nazionale: dopo aver militato nell’Under 16, ora Agoume è il capitano e leader della Francia Under 17. L’avventura nel Sochaux è subito in discesa: Lucien cresce e gioca come se fosse un veterano, impressionando tutti: nella passata stagione in Ligue 2, il 19 ottobre 2018 esordisce in prima squadra (il giocatore più giovane a esordire in prima squadra con i suoi 16 anni, 10 mesi e 8 giorni) subentrando al posto di Jean Ruiz a 15 minuti dalla fine della partita con il Troyes. Un momento che non dimenticherà mai e che da lì in poi l’avrebbe portato a giocare tante altre partite, ben 14 per la precisione, per un totale di 15 di cui diverse partendo addirittura dal primo minuto. Mica male per un classe 2002. Le sue prestazioni non passano inosservate e c’è la fila per assicurarsi il suo cartellino: in estate è l’Inter la più lesta di tutte, con il club nerazzurro che ha bruciato una concorrenza agguerrita. Sono bastati 4,5 milioni per battere Real e Barcellona, tra le altre.
La nomea di predestinato alla larga dai paragoni ingombranti: Lucien Agoume difende, attacca, si inserisce, un “tuttocampista” dai piedi buoni. Visione di gioco e sacrificio, corsa e scatti. Gioca sempre con grande intensità, dimostrandosi abile in entrambe le fasi, ma è soprattutto nella fase di costruzione del gioco che palesa il meglio di sé. Capacità aree pazzesche, con una scelta di tempo incredibile per la sua età, molto abile sia nei passaggi che nei lunghi. Ma ciò che sorprende maggiormente di questo ragazzo è la capacità di giocare spesso a due tocchi, rubando un tempo di gioco in campo e stano molto attento a fiutare la giocata per il compagno con largo anticipo. Ama orchestrare l’azione, far partire il gioco dai suoi piedi, mettendo in mostra anche l’ottima capacità di smarcarsi e farsi trovare libero all’interno della manovra di gioco. Intelligente dal punto di vista tattica e abile anche nell’intercettare i passaggi avversari, si poggia molto sul suo fisico per ostacolare la loro azione di gioco grazie alla sua ampia falcata. Conte lo ha studiato in questi mesi, fin dal ritiro di Lugano, e nelle ultime settimane è arrivata la sua occasione: esordio assoluto in Serie A con la maglia dell’Inter, avvenuto in occasione della sfida del “Franchi” contro la Fiorentina. Uno step fondamentale per proseguire la sua crescita all’interno del mondo nerazzurro. Sebastiano Esposito da una parte, Lucien Agoume dall’altra: 34 anni in due e la necessità di farsi trovare pronti al grande appuntamento. L’Inter punta tantissimo su di loro, soprattutto per il futuro, ma entrambi hanno già fatto intravedere di essere già pronti per giocare in certi palcoscenici.
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Foto: Twitter ufficiale Inter