“Sempre lì, lì nel mezzo, finchè ce n’hai” canta Luciano Ligabue nella canzone “Una vita da mediano” ed Enzo Maresca, 32 primavere alle spalle e 7 trofei vinti tra Italia e Spagna, sembra averlo preso in parola. Ciro Ferrara, nuovo allenatore della Sampdoria, era alla ricerca di un centrocampista centrale in grado di assicurargli quantità e qualità in mezzo al campo, apportando nello spogliatoio giovane di una neo promossa quel pizzico di esperienza in più. Chi meglio del suo ex compagno di squadra ai tempi della Juventus? Così Enzo non ci ha pensato due volte e ha preso il primo volo per tornare Italia. Dopo l’esperienza nella Liga spagnola con le maglie di Siviglia e Malaga, una parentesi di un anno in Grecia con l’Olympiakos e i primi due anni da professionista con il West Bromwich tra il 1998 e il 2000 in Inghilterra, Maresca è tornato nel calcio che lo ha lanciato e consacrato. Il giocatore campano, infatti, ha militato nella Juventus, vincendo uno Scudetto e una Supercoppa Italiana, nel Bologna, nel Piacenza, nella Fiorentina e è approdato alla Sampdoria. A Bogliasco, centro sportivo blucerchiato, sono tutti entusiasti del suo arrivo: grazie alla sua duttilità, è in grado di integrarsi alla perfezione con i vari compagni di reparto Obiang, Poli, Tissone e Munari. Probabilmente, l’unico scontento sarà Angelo Palombo che, già ai margini della rosa per il rapporto non idilliaco con il ds Sensibile, dovrà fare gli straordinari per sorpassare una concorrenza forte e agguerrita. Non a caso recentemente, mister Ferrara ha esaltato il centrocampo della Sampdoria, corsara a San Siro contro il Milan e vittoriosa in casa contro il Siena: “La squadra in tutti i suoi reparti ha saputo interpretare la sfida con i bianconeri molto bene e in special modo il centrocampo, che è molto forte e ha perfettamente interpretato la gara ”. Commentando la vittoria sui toscani, ha poi aggiunto parole al miele per il nuovo acquisto: “Maresca è un lusso per questa squadra”. La fiducia del tecnico c’è, l’intesa con i compagni pure, manca solo l’affetto dei tifosi, ma Enzo ha tempo per farsi apprezzare sul campo, magari con un gol nel derby della lanterna. Lui che di stracittadine ne sa qualcosa: in Torino - Juventus riuscì a segnare ed esultò, mimando la corsa del toro, modo di festeggiare caro ai supporter granata. Maresca, scelto il numero 6, non vuole fare proclami, ma assicura: “ Il progetto è interessante e i presupposti sono quelli giusti. Posso dire che, per questa maglia, darò il 110 per cento. Sono davvero felice di tornare in Italia. Da una parte avevo l'opportunità di fare la Champions, ma ha prevalso la mia voglia di tornare e di accettare la proposta della Sampdoria”. I presupposti per fare bene ci sono tutti, staremo a vedere.