Tre campionati con la maglia del Palermo, la prima scoppiettante e poi via via a scemare fino a quest'inizio stagione 2012/2013 non esaltante, tanto per lui quanto per i rosanero. Josip Ilicic, però, con la doppietta di ieri sera nel derby contro il Catania pare aver scacciato via i fantasmi di una crisi personale e di collettivo. Ma andiamo con ordine: sloveno classe 1988, Jojo (è soprannominato così in Slovenia, come Jovetic), dopo la solita trafile nelle giovanili di varie squadre, ha il suo primo contatto col calcio che conta nel 2008, nella fila dell'Interblock Ljubljana allenata dal nostro Alberto Bigon. L'impatto è ottimo, 27 presenze e ben 9 reti, a testimonianza della sua buona vena realizzativa. L'anno seguente colleziona una presenza in più ma con un terzo dei gol rispetto alla stagione precedente. Nel 2010, però, la società retrocede nella seconda serie e Ilicic viene ceduto al Maribor per la modica cifra di 80.000 euro. Al Maribor Ilicic resta davvero pochissimo, giusto un paio di mesi, 5 presenze in campionato con 1 gol, tempo sufficiente per farsi notare in Europa League, soprattutto nella doppia sfida nei preliminari contro il Palermo. Contro i siciliani Ilicic gioca bene e segna anche nella sfida di ritorno, quando il Presidente Zamparini aveva già messo le mani sul suo contratto. Ad agosto 2010 Ilicic è un giocatore del Palermo ed è pronto per la Serie A, il mese sarà importante perché sarà anche quello dell'esordio con la nazionale maggiore slovena. Il suo impatto con la nostra massima serie è dei più fortunati: esordisce subito e non lascia più il campo, collezionando 39 presenze e siglando ben 8 reti, distinguendosi come una delle sorprese dell'annata. Già in questa prima stagione in rosanero si percepisce quella che è una delle caratteristiche peculiari del calciatore Ilicic, ovvero la duttilità tattica: c'è chi lo schiera come trequartista (Delio Rossi), chi come interno di centrocampo (Serse Cosmi): la sostanza non cambia, Ilicic si conferma sempre su buoni livelli. La stagione 2011-2012, nonostante il positivo esordio europeo (con gol) in maglia rosanero, non passerà alla storia come una delle sue migliori: 33 presenze in campionato e sole 2 reti ne faranno uno dei giocatori più utilizzati dell'intera stagione del Palermo, ma il suo posizionamento in campo tarda ad assestarsi e il suo gioco ne risente. Devis Mangia lo usa esterno di centrocampo nel suo 4-4-2, mentre Bortolo Mutti (nell'ormai "consueto" valzer di allenatori voluto da Zamparini) lo rimette in posizione di trequartista. E veniamo ad oggi, con l'inizio 2012-2013 non brillante del Palermo che fa sprofondare anche Ilicic nell'oblio di prestazioni deludenti. Un solo gol (inutile, nella sconfitta contro la Roma) prima della doppietta che, ieri sera, ha abbattuto il Catania nel derby di Sicilia, in collaborazione con l'altra rete siglata da Fabrizio Miccoli. Una rinasciata attesa e sperata, per lui e per tutto il Palermo.