Tra i protagonisti della finale del 14 maggio allo Stadium ci sarà anche lui, Guilherme Siqueira, ex meteora del campionato italiano oggi punto di forza del Benfica.
Anche ieri sera, nel ritorno della semifinale di Europa League che ha sancito la beffarda eliminazione di una Juve sempre affetta dalla sindrome continentale, il ventottenne laterale brasiliano ha apportato un grande contributo alla causa delle Aquile di Lisbona. Schierato come sempre da Jorge Jesus sulla fascia sinistra della retroguardia, l'ex friulano ha sfoderato una prestazione maiuscola, chiudendo con precisione gli spazi di competenza e provando a far ripartire l'azione uscendo palla al piede.
Prima di snocciolare un po' di numeri, focalizziamoci sul futuro dello stantuffo carioca, finito nel mirino di prestigiosi pretendenti, Real Madrid in primis. Lo scorso 4 aprile si era infatti sparsa una qualificata voce relativa all'intervenuto accordo tra il Granada (appartenente alla holding calcistica Pozzo), proprietario del cartellino, e le Merengues per il trasferimento a titolo definitivo del giocatore. Al punto da far intervenire direttamente il presidente del club andaluso, Enrique Pina, per smentire l’indiscrezione pur confermando i contatti: "L'interesse del Real è concreto, ma rispettiamo il Benfica. Non ci sono problemi, aspettiamo prima una loro risposta. Al momento non è stato trovato alcun accordo con nessuna squadra”. Ma già in occasione dell’ultima sessione estiva Siqueira fu ad un passo dalla Casa Blanca: ai tempi ne aveva parlato la stampa e poi a gennaio lo ha confermato direttamente il ds del Granada, Juan Carlos Cordero, ai colleghi del Diario AS: “Il 2 settembre, prima di andare al Benfica, per circa 30 minuti Guilherme è stato un giocatore del Real Madrid, il contratto era stato già firmato, ma poi l’operazione sfumò perché i Blancos per motivi di tempo non riuscirono a perfezionare la cessione del pari ruolo Fabio Coentrao al Manchester United”. Situazione da monitorare con attenzione, insomma, anche se proprio le recenti performance di Fabio Coentrao potrebbero allentare il pressing del sodalizio presieduto da Florentino Perez per il neo campione di Portogallo.
Guilherme Madalena Siqueira nasce a Florianópolis il 28 aprile 1986 e, dopo gli inizi nel vivaio della Figueirense, continua a formarsi nel settore giovanile dell’Avai finché gli scout dell’Inter nel 2004 gli mettono gli occhi addosso e lo portano in Italia, facendolo inizialmente aggregare alla Primavera. Dopo un veloce ritorno in patria, qualche mese in prestito all’Ipatinga, nell’agosto del 2005 rientra alla Pinetina, ultimo passaggio in nerazzurro (presenze zero) prima di essere ceduto a titolo temporaneo alla Lazio - era il gennaio del 2006 - nell’ambito dell’operazione che porta l’esperto connazionale Cesar a Milano. Anche sulla sponda biancoceleste del Tevere il prospetto non riesce a mettersi in mostra, ma la sua fortuna a medio termine si chiama Udinese. L’11 agosto del 2006 i bianconeri ne acquisiscono la comproprietà e, finalmente, lo fanno debuttare in campionato un mese dopo nella sconfitta di Messina. Acquisito poi definitivamente, in totale fino al 2010 il terzino, impiegabile anche come esterno di un centrocampo a 5, colleziona 24 apparizioni in Friuli più altrettante nella parentesi cadetta ad Ancona, stagione 2008-09.
Nel mercato estivo del 2010 la casa madre lo gira in prestito alla filiale Granada, militante in Segunda División. In Spagna il ragazzo trova la sua dimensione ideale, dapprima partecipando da titolare alla scalata verso la Liga e quindi affermandosi nel massimo campionato iberico (70 presenze e 12 reti in due annate, equamente ripartite). Il tutto dopo essersi legato a titolo definitivo al club rojiblanco, con cui attualmente è sotto contratto fino al 2017. Del passaggio al Benfica, post naufragio Real, vi abbiamo già detto. Di certo Guilherme Siqueira non ha intenzione di fermarsi: dopo una lunga rincorsa è arrivato tardi a grandi livelli, ma adesso è arrivato il tempo del raccolto. Dopo la Primeira Liga, gli uomini del Da Luz saranno impegnati nelle due finali di Coppa, (di Portogallo, avversario il Rio Ave, e in Europa contro il Siviglia). L’anno scorso fu Triplete al contrario, ora i favori del pronostico son tutti dalla loro parte e la vittoria del campionato potrebbe rappresentare soltanto la prima tappa verso la gloria.