La serata speciale di Zaza e Pjaca: due reti che sanno di rinascita

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La giornata calcistica di ieri potrebbe essere ricordata anche come quella dei grandi riscatti: il primo in ordine di tempo a riprendersi la scena è stato Simone Zaza, che dopo mesi tristi vissuti al West Ham, sbeffeggiato dai tifosi e dalla stampa inglese, che lo ha più volte catalogato come il bidone del secolo, ha deciso di rinascere nell'occasione più bella, nella sfida che metteva di fronte il suo Valencia al Real Madrid di Cristiano Ronaldo. Un gol bellissimo quello dell'attaccante ancora di proprietà della Juventus che ha permesso alla sua squadra di battere i campioni d'Europa in carica e a lui di uscire da un incubo iniziato lo scorso 2 luglio, con quel rigore tirato alle stelle nei quarti di finale dell'Europeo di Francia contro la Germania. L'altra rinascita (o forse in questo caso sarebbe meglio parlare di nascita) è quella di Marko Pjaca. Il talento croato arrivato alla Juventus in estate con le stimmate del fenomeno, fino a ieri - causa anche un grave infortunio che l'ha tenuto fuori per molto tempo - non aveva ancora fatto vedere tutto il talento che aveva spinto i bianconeri ad investire circa 23 milioni di euro per il gioiellino ex Dinamo Zagabria. Come solo i predestinati sanno fare, il ventunenne croato ha deciso che il vestito più bello andava indossato nella serata più speciale di tutte: niente di meglio che un ottavo di finale di Champions League per mettere il primo timbro con la maglia della Juve. Quella di ieri, per motivi diversi, potrebbe essere stata la notte speciale dei due attaccanti: per Zaza quella della rinascita per Pjaca quella della consacrazione sull'altare del grande calcio. Foto: Combo Twitter Juventus-Twitter Uefa