La Serie A riscopre le “piccole”: le provinciali tornano a far paura alle big
Juventus, Inter e Napoli. No, non stiamo parlando delle tre candidate alla vittoria della
Serie A 2019/2020. O meglio, sì, ma nell’ottica di un turno di campionato in cui tutte e tre non sono riuscite a vincere. Bloccate, sul pari, ma pur sempre bloccate, da
Lecce, Parma e SPAL. Ecco, sono loro le protagoniste dell’articolo che state per leggere. Non propriamente Lecce, Parma e SPAL in quanto tali, ma in quanto rappresentanti del calcio di provincia. Quello che, da quest’anno, è tornato davvero a far paura anche alle big e non solo. Per info, chiedere ad una
Sampdoria tristemente quanto inaspettatamente ultima in classifica. Sin dall’estate, infatti, quelle che gergalmente vengono definite "piccole" del campionato, sono apparse più organizzate e quadrate. Si veda un
Brescia che vanta due giocatori del calibro di
Balotelli e Tonali, o lo stesso Lecce, appunto, dotato di un’interessante spina dorsale composta da
Lucioni, Tachtsidis e Babacar e capace di fermare con un doppio pari prima Milan a San Siro e poi Juve. Ciò che emerge, dunque, è un quasi ritorno al calcio italiano fra gli anni 90 e 2000, quello in cui le provinciali erano scogli spesso terribili anche per le grandi potenze del Belpaese. E, nell’ottica di una riduzione del gap fra
Serie A e la coppia
Premier e Liga, rivedere squadre come
Bologna e Cagliari, per dirne altre due esemplificative, così attrezzate non può che essere un ottimo segnale per l’intero movimento. Foto: Twitter SPAL