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LA STELLA DI BEN ARFA TORNA A BRILLARE: DAL BUIO TOTALE ALLA RINASCITA CON IL RENNES

06.12.2018 | 09:30

Nel sedicesimo turno di Ligue 1 l’Olympique Lione cade a sorpresa davanti al proprio pubblico sotto i colpi del sorprendente Rennes. A decidere l’incontro sono state le reti di Siebatcheu e Ben Arfa, quest’ultimo letteralmente rinato da quando è tornato a giocare indossando la maglia dei bretoni. Una rinascita figlia sicuramente del talento, ma anche della passione per questo sport. Soltanto lo scorso 5 aprile il fantasista “festeggiava” un anno di inattività e da fuori rosa al Paris Saint-Germain. Ora Ben Arfa sta recuperando il tempo perduto e l’ha dimostrato prepotentemente ieri sera con il suo terzo gol in Ligue 1, proprio contro quel Lione che in estate aveva fatto un tentativo per riportarlo a casa. La vita torna a sorridere al 31enne che, dopo aver toccato il fondo emotivamente, può ricominciare a divertirsi con la palla tra i piedi, proprio come faceva durante la sua infanzia. Hatem Ben Arfa nasce il 7 marzo del 1987 a Clamart, comune francese di 53.238 abitanti situato nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine nella regione dell’Île-de-France, da una famiglia giunta in Europa dalla Tunisia alla ricerca di un futuro migliore. Sin da bambino Ben Arfa inizia a rincorrere il pallone per le strade del suo quartiere, ma nel 1999 entra nell’INF Clairefontaine, autorevole accademia che cura la crescita dei migliori talenti a livello nazionale. I frutti degli allenamenti si vedono e nel 2002 viene notato da alcuni osservatori dell’Olympique Lione che lo inserisce immediatamente nel proprio prolifico vivaio. Dopo aver compiuto l’intera trafila nel settore giovanile, in compagnia di un collega d’eccezione come Karim Benzema, debutta in prima squadra il 6 agosto del 2004 contro il Nizza. Da quel momento in poi il francotunisino spicca il volo e si rende assoluto protagonista con giocata di classe, dribbling ubriacanti, gol e assist di pregevole fattura.

Tutto ciò molto spesso confezionato con il suo sinistro chirurgico, una vera e propria arma letale per i portiere avversari. Nell’estate del 2008, dopo aver totalizzato 64 presenze e conquistato 4 titoli di Ligue 1, una Coppa di Lega e 4 Supercoppe di Francia con l’OL, accetta l’allettante offerta dell’Olympique Marsiglia. Il suo rendimento migliora vertiginosamente e il classe 1987 diventa anche uno dei migliori talenti nel giro della Nazionale francese. Con l’OM, in due stagioni, si aggiudica un campionato, una Coppa e una Supercoppa. Un bottino niente male. Poi, anche a causa di alcuni battibecchi all’interno dello spogliatoio causati dal suo carattere spesso sopra le righe, avviene il trasferimento in Inghilterra e più precisamente al Newcastle. Con i Magpies disputa quattro stagioni in Premier League siglando 13 marcature personali in 77 partite giocate. Nel 2015 qualcosa si rompe e la sua cessione a titolo definitivo, dopo una piccola parentesi all’Hull City in prestito, diventa inevitabile. A farsi avanti è il Nizza che gli fa firmare un contratto annuale. Una mossa a dir poco azzeccatissima perché quella si rivelerà la migliore stagione a livello prolifico per Ben Arfa: 17 gol in 34 incontri giocando da esterno largo a destra nel tridente. Numeri importantissimi che trascinano sorprendentemente anche i rossoneri al terzo posto e in Champions League. Ben Arfa resta svincolato e rappresenta un’occasione ghiotta per molti club, ad alzare la voce è, però, il blasonato Paris Saint-Germain che gli offre un biennale. L’inizio è dei migliori, esordio e subito gol in finale di Supercoppa proprio contro il suo ex Lione, ma col tempo le chance a disposizione diventano sempre meno. Conclusa la prima stagione, complici gli arrivi di altre stelle del calibro di Mbappé, il 30enne viene messo fuori rosa senza mai scendere in campo per oltre un anno. Terminato il legame contrattuale Ben Arfa torna a rivedere la luce in fondo al tunnel e a settembre si accorda con il Rennes. Scelta coraggiosa, ma il club bretone ha avuto ragione: ora a parlare è soltanto il campo e ieri, nuovamente contro il Lione, Ben Arfa ha fatto sapere all’intero mondo del calcio che esiste ancora.

Foto: france3regions