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La Viola rifiorita

02.08.2012 | 11:45

 

Bisognerebbe riavvolgere il nastro. E portarlo indietro di almeno un mese. Quando sulla Fiorentina imperava scetticismo misto a diffidenza. E soffiava il vento più gelido che potrebbe esserci per qualsiasi proprietà di un club: distacco popolare. Firenze si era messa di traverso, con l’ironia tagliente di chi le cose non te le manda a dire. Ma te le sbatte sotto il naso, senza troppi giri di parole. Insoddisfazione per risultati impresentabili, poca fiducia verso la famiglia Della Valle, voglia di non sintonizzarsi più sulla lunghezza d’onda preferita. Ahi, che dolore…
 
Un mese dopo ti accorgi che sta nascendo una grande Fiorentina. E prendi dei colpi di scimitarra firmati Daniele Pradè. Il biglietto da visita è stato Cuadrado, uno che all’interno del sistema Montella è avviato a recitare il ruolo di grande protagonista. Poi Roncaglia, bel puntello per la difesa a costo zero. Con il contorno di El Hamdaoui per l’attacco. Quindi Emiliano Viviano, il cuore della Fiesole che batte forte, al termine di una telenovela che Maria De Filippi ci avrebbe costruito mezza estate di trasmissioni. Emiliano si è incatenato e ha impugnato un cartello con su scritto: “O mi date Firenze, oppure mi date Firenze…”. Evidentemente li ha messi spalle al muro, non c’erano margini di manovra.
 
Costruita una discreta base, la famiglia Della Valle ha affrontato la vicenda Jovetic come uno scalatore che deve raggiungere gli ottomila metri. Della serie: se mi perdo in chiacchiere, difficilmente centrerò l’obiettivo. E infatti Andrea è entrato in tackle sull’argomento con parole secche: “Ho parlato con Jovetic e gli ho detto che non lo cederemmo anche se si dovessero presentare con un’offerta superiore ai trenta milioni”. Dopo un’esternazione così cambiare idea tra dieci o quindici giorni significherebbe aver venduto Rolex finti per Daytona fiammanti. Mi stupirei davvero se accadesse.
 
Già sarebbe stato sufficiente per titolare: “Sta nascendo una bella Fiorentina”. Ma all’interno del primo giorno di agosto, data scelta con cura per festeggiare il decennale dei Della Valle nel club, ecco una di quelle notizie che illuminano i pomeriggi di calcio-mercato. Borja Valero affare fatto, senza la minima fuga di notizie o di indiscrezioni. Borja Valero a sette milioni, ovvero uno dei centrocampisti più raffinati in circolazione. Non pensiate che abbia sottovalutato Mati Rodriguez, sarà rivelazione. Ma Borja Valero è una sorgente di acqua limpida, aspettando magari Aquilani e chissà chi. Soprattutto se ad accompagnarlo sarà Gonzalo Rodriguez, difensore dal rendimento sicuro, che ha deciso di chiudere il ciclo con il Villareal.
 
Ah, dimenticavo: il timoniere è Vincenzo Montella, uno dei primi della compagnia di giovani allenatori predestinati. Dicevano: la Viola rifiorirà. No, rilanciamo: è già tempo di Viola rifiorita.