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LACINA TRAORE’, ALTRO TALENTO IN FUGA DALL’ANZHI

11.09.2013 | 12:17

204 centimentri. O, se preferite, più di due metri di attaccante. Si presenta così Lacina Traorè, altro giocatore in fuga dalla Russia e da quell’Anzhi che negli ultimi mesi ha deciso di cambiare strategia mettendo in vendita i suoi migliori calciatori. Dopo il tormentone Eto’o ora è il turno del lungo attaccante ivoriano.

Classe 1990, nato ad Abidjan, è cresciuto nelle giovanili dell’Asec Mimosas ed ha iniziato la sua già consistente carriera europea giocando nel Cluj, club rumeno in cui l’ivoriano si mise in luce dal 2008 al 2011. Il gol nel sangue, segna la sua prima rete in competizioni continentali al suo debutto in Europa League, contro il Copenaghen. Era il 17 settembre 2009. Un anno dopo, il 15 settembre 2010, arriva anche la prima firma in Champions League. Vittima fu la porta dello Sparta Praga.

Chiusa la parentesi rumena, Traorè scopre la Russia. Prima un’esperienza al Kuban (costo dell’operazione, 5 milioni di euro) dove colleziona 38 presenze e 18 gol. Poi il passaggio, dopo solo un anno, all’Anzhi, per 12 milioni di euro. Una valutazione che cresce così come cresce la reputazione del gigante dell’area di rigore. All’Anzhi le presenze sono 28 ed i gol 12, una media comunque buona che, vista la situazione della società, potrebbe rivelarsi un bel biglietto da visita per i tanti club europei a caccia dell’attaccante e dell’affare giusto.

A gettare benzina sul mercato perennemente infuocato è Dan Petrescu, l’ex giocatore portato in Italia da Peppino Pavone e Zdenek Zeman ai tempi del Foggia dei miracoli e poi passato al Genoa e soprattutto al Chelsea. L’attuale allenatore della Dinamo Mosca a precisa domanda durante una recente conferenza stampa ha chiaramente risposto. “Prendere Traorè? Ma noi siamo coperti in quel ruolo. E poi so che l’attaccante a gennaio andrà alla Juventus”. Una bomba di mercato che in poche ore ha fatto il giro d’Europa fino ad arrivare, ovviamente, a Torino. Una bomba accolta dalle solite smentite e soprattutto dalla mancanza di elementi che possano confermare la validità delle rivelazioni di Petrescu.

Ciò che è certo è che le ultime ore del mercato estivo la Juventus le ha trascorse cercando di mettere in moto un giro di attaccanti importante. Gilardino a Torino, Quagliarella alla Roma e Borriello al Genoa. A spegnere la trattativa è stato Antonio Conte con uno stop comandato in via telefonica. Ma verosimilmente alla Juventus uno alla Traorè farebbe davvero comodo. Stazza fisica, ottimi mezzi tecnici, buona predisposizione a lavorare per la squadra e per gli inserimenti dei centrocampisti, l’ivoriano potrebbe essere un’idea su cui lavorare. Petrescu il suo suggerimento l’ha dato, vedremo questa volta cosa dirà il telefono di Antonio Conte.