L’arbitro della finale di Italia ’90: “Maradona? Fuoriclasse assoluto. Ma come persona una delle più sgradevoli”
Edgardo Codesal, arbitro messicano di origine uruguaiana che dirisse la finale di Italia '90 tra Germania Ovest e Argentina, ha parlato di Diego Armando Maradona a una radio uruguaiana: "Avrei dovuto espellere Maradona prima della finale di Italia '90, agli inni nazionali, per quell'insulto a tutto lo stadio. Se avessi applicato le regole, avrei dovuto espellerlo prima del fischio d'inizio. Io cercai di calmarlo, spiaceva anche a me che fischiassero l'inno argentino ma gli dissi: 'sei il giocatore più grande del mondo, non pensarci, gioca e vedrai che ti toglierai questa spina'. Ma lui non capì e borbottò altri insulti. Gli ho visto fare in campo cose stratosferiche, nella partita con la Russia entrò nonostante avesse una caviglia gonfia come un pallone, ma fu il migliore in campo e decise la partita. Nella semifinale dell'86 col Belgio da quarto uomo lo vidi trascinare la squadra, non solo con le giocate: era un leader e le sue giocate erano incredibili. Come calciatore, massima ammirazione. Ma come persona, è una delle peggiori che abbia mai incontrato in vita mia: una persona sgradevole. L'espulsione di Monzon? Maradona si avvicinò sibilando e mi disse 'Tanto lo so, è un furto della Fifa, non vuole che vinciamo e tu sei stato mandato per questo'. Avrei potuto espellerlo anche in quell'occasione. I tifosi argentini ancora ce l'hanno con me: ricevo auspici di morte da Coronavirus per i miei parenti 'ma tu devi rimaner vivo così soffri di più', mi dicono: una vera follia mentale. Ma le decisioni che presi erano giuste: il rigore alla Germania lo ridarei oggi come 30 anni fa, con o senza Var". Foto: Mundo Deportivo