Ultimo aggiornamento: lunedi' 02 dicembre 2024 15:35

L’ARCOBALENO DI ANAS HAJ MOHAMED È UN GOL DA PREDESTINATO

02.12.2024 | 15:00

Siamo al minuto 52 di Parma-Lazio. I padroni di casa sono in vantaggio per 1-0, e la squadra di Baroni sta cercando il pareggio con ogni energia a disposizione. Solo un minuto prima, Suzuki ha salvato i crociati con una parata di puro istinto sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e al 48′ il VAR ha annullato un rigore alla Lazio su un’ennesima situazione pericolosa. Gila perde un pallone sanguinoso nella zona del centrocampo, e il Parma riesce finalmente a respirare a campo aperto. Charpentier conduce la ripartenza a grandi falcate, accompagnato sulla destra da Man, che fa un movimento a tagliare il campo e a sinistra dal ragazzino copertina di questa gara: Anas Haj Mohamed. Charpentier sceglie di appoggiarsi proprio su di lui, e qui avviene la magia. Il classe 2005 nota che Provedel è un paio di passi fuori dalla linea della porta, e proprio in quel momento il portiere inizia a indietreggiare, ma è troppo tardi. Mohamed inventa una conclusione da cineteca, un destro che parte alto ma che perde clamorosamente quota una volta superato l’estremo difensore laziale, che non può far nulla se non vedere il pallone depositarsi in rete, forse anche lui in piena sindrome di Stendhal. Un pallonetto, ma con impressa la forza di un calcio di punizione, un capolavoro di raggiante bellezza. È 2-0 Parma. Si presenta così alla Serie A Haj Mohamed, che già in altre occasioni aveva mostrato trailers di talento puro, come per esempio il cross sul gol a volo d’angelo di Hainaut, a Lecce. Ieri, il Parma era in campo con l’11 titolare più giovane della propria storia recente nell’epoca dei 3 punti, e in quell’11 titolare agiva dietro la punta Bonny proprio il trequartista tunisino, a cui era data licenza di spaziare su tutto il fronte offensivo: si allargava sulla sinistra, veniva dentro il campo a dialogare, altre volte agiva da regista avanzato…insomma tutti i compiti che un numero 10 moderno deve saper fare. E nella gara di ieri, Mohamed li ha fatti tutti a meraviglia. Il talento crociato, nato a Chieti, cresce nelle giovanili del Chievo, approdando a quelle del Parma nell’estate del 2021 dopo il fallimento del club veneto. Giocatore brevilineo, altezza 174 centimetri, con predisposizione al dribbling e capacità balistiche (come ampiamente dimostrato con la perla di ieri) di ottima fattura. Ha scelto la Nazionale tunisina, con cui ha già esordito nel 2023 in una gara valida per la qualificazione ai Mondiali, rendendo fierissimi i suoi genitori, al quale ha voluto dedicare il primo gol in Serie A. Il tecnico Fabio Pecchia, che al talento di Mohamed ha creduto fin dal primo giorno, e al quale è stato affidato il lavoro di salvare questa squadra con la forza delle idee e della gioventù non si è però sbilanciato, e ha risposto alle domande sulla prestazione del suo pupillo con la solita razionalità: “Anas ha fatto quello che sa fare, è un ragazzo che è con noi e bisogna andarci piano nella gestione. Grande partita, grande prestazione, ma abbiamo bisogno di tutto il gruppo, lo continuo a dire. Il campionato sarà una maratona”. Parole distensive, pronunciate da un professionista che sa come si lavora col talento, che lo conosce (e lo riconosce) così bene da comprenderne il vero scopo: non deve mai essere fine a se stesso, ma funzionale al gruppo, alla prestazione di squadra. E questo, sarà sicuramente il prossimo passo che dovrà affrontare Anas Haj Mohameh. E il tempo c’è tutto.

Foto: X Parma