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LARRIVEY, IL RITORNO DEL “BATI”

04.02.2022 | 14:30

Il Cosenza ha ufficializzato ieri l’ingaggio dell’attaccante Joaquin Larrivey. Contratto fino al 30 giugno 2022, per “El Bati”, che a 38 anni torna in Italia, per un’ennesima sfida da vincere.

E’ un ritorno in Italia per Larrivey, che all’epoca di Cagliari, quando veniva soprannominato appunto “El Bati”, in onore di quel Gabriel Batistuta, suo grande idolo e anche per via di una certa somiglianza fisica. Le reazioni dei tifosi furono tra le più disparate: dai sorrisini ironici, all’incredulità pura, passando per quel sano sarcasmo che nel mondo del calcio non guasta mai.

Ma Larrivey, poco alla volta, seppe prendersi le sue rivincite, in particolare in Liga e nelle successive esperienza.

Joaquin Larrivey nasce a Gualeguay il 20 agosto del 1984 e cresce nelle giovanili dell’Huracan. Dal 2004 passa in prima squadra e in tre stagioni fa il fenomeno: 94 presenze e 30 reti che consentono soprattutto alla sua squadra (nell’estate del 2007) di centrare la promozione alla Primera Divisiòn. Prestazioni che non sfuggono all’attento occhio di Massimo Cellino che il 15 giugno del 2007 gli fa firmare un contratto quadriennale con il Cagliari. Dopo un giallo sul suo trasferimento in Italia, con il giudice argentino Eduardo Malde che inizialmente annullò l’affare per tutelare i creditori del club argentino, convinti di aver chiuso l’operazione ricavando meno del dovuto, il 2 settembre di quell’anno arriva l’esordio in serie A.

E’ la partita più dura: Cagliari-Juventus. La sfida fu persa dagli isolani 3-2 ma nella quale Larrivey mette il proprio zampino procurandosi il fallo da rigore del momentaneo 1-1. Il 18 maggio del 2008 (ultima di campionato) ecco la sua prima marcatura tricolore, ai danni della Reggina. Con i rossoblu sarà una storia d’amore bella e tormentata: dal 2007 al 2012 saranno ben due le parentesi lontano da Cagliari (prima il Velez, con cui conquista il campionato di Clausura nel 2009, e poi il Colòn). Esperienze fugaci e ritorni alla base, prima della rescissione nel 2012 e l’approdo in Messico, destinazione Atlante.

Il suo tabellino personale italiano alla fine reciterà 101 gettoni di presenza e 16 centri, ben poca cosa considerate le premesse (e le promesse) fatte da Cellino. La stagione al Rayo Vallecano lo vede protagonista con 12 gol, poi passa al  Celta Vigo, dove quasi ripete la stagione precedente, con 11 marcature.

Ma la sua carriera non decolla, il contratto con il Celta Vigo scade e quindi, lascia l’Europa. Si accasa al Baniyas, squadra militante nella prima divisione emiratina, dove va a guadagnare fior di milioni.  In una stagione e mezza mette a segno 18 reti in campionato. Nel gennaio 2017 firma con la società giapponese del JEF United Ichihara Chiba, andando così a giocare nella seconda divisione nipponica. Con i giapponesi realizza 32 reti in 76 partite tra campionato e coppa nazionale. Nel gennaio 2019 si trasferisce in Paraguay, andando a giocare nelle file del Cerro Porteño, club militante nella División Profesional. Nel 2020 passa all’Universidad de Chile, dove mette a referto una media straordinaria, con 39 gol in 65 partite.  Il 6 gennaio 2022 termina la sua avventura in Cile e viene accostato al Cosenza, che lo ha ingaggiato qualche settimana dopo, come detto, a 38 anni.

Larrivey è una prima punta,  potente, dotato di buona forza fisica e discreta tecnica,  che fa del colpo di testa la sua principale caratteristica. Un giocatore chiamato in Calabria per dare una mano alla causa del Cosenza. Certo, il campionato cileno non è l’Italia, la carta d’identità è quella che è, ma il Bati è pronto a dire la sua, per un colpo di coda importante della sua carriera.