Kevin Lasagna ha fatto il suo esordio con la Nazionale. Alla Gazzetta dello Sport ha raccontato le emozioni della convocazione: "Tutto è stato bellissimo. Dal momento in cui il team manager Gigi Infurna mi ha detto che dovevo partire alla visita da Mattarella. Gigi mi ha detto che si era infortunato Zaza e dovevo presentarmi entro sera a Genova. Erano le 13.30. Sono partito da San Benedetto Po (Mantova) per Udine dove avevo le scarpe e da lì per Genova. Alle 21.30 ero in Nazionale e alle 22 ho conosciuto Mancini e lo staff. Poi ho dormito: prima da solo, poi con Tonelli. In Polonia, quando mi hanno detto di accelerare il riscaldamento, ho capito che stavo per entrare. Per me era già un sogno essere in panca". C'è però una cosa negativa intorno al suo esordio in azzurro: "La cosa che mi fa rabbia è che Arianna, la mia compagna, e i miei genitori non l’hanno vista. Avevano preparato tutto. Volo Milano-Francoforte e volo successivo per la Polonia. Per tre minuti lo hanno perso. E la stessa compagnia aerea non li ha aspettati. C’è di più: a quel punto dovevano tornare in Italia: la stavano seguendo in streaming. Ma partiva l’aereo e hanno dovuto spegnere. Si sono persi tutto. Hanno pianto per due giorni. Ma sono stati anche lacrime di gioia". All'Udinese si sente un po' 'solo'. L'attaccante spiega: "Preferirei giocare con un’altra punta accanto o, almeno, con un trequartista. Uno con cui scambiare la palla. Perché in due contro tre qualcosa la fai, da solo è decisamente più dura. Comunque io faccio quel che decide l’allenatore. L’importante è che riprendiamo a fare punti. Perché quelli ci servono. Anche col Napoli. In casa giochiamo noi. Dobbiamo provarci". Foto: sito ufficiale Udinese