Lazio, parla anche Diaconale: “Non possiamo più credere alla buona fede. Ce lo dicano, così giochiamo solo in Europa League”
11.12.2017 | 23:45
Dopo la sconfitta contro il Torino, condizionata dagli errori di Giacomelli, per la Lazio ha parlato a Sky il ds Tare ma anche il responsabile della comunicazione Arturo Diaconale: “Quanto accaduto ha determinato l’andamento di questa partita. Non si può credere alla buona fede, che presuppone tutt’altro, rispetto a delle immagini che sono inequivocabili. Mi dispiace, ma evidentemente la posizione della Lazio dà fastidio. Ce lo dicano, così giochiamo soltanto in Europa League. Non si possono accettare cose di questo genere. Lo dico a nome della società, del presidente e della squadra. E’ un episodio che segue tanti altri, sempre con qualche interprete ricorrente. C’è qualcosa che non funziona, qualcosa che rischia di compromettere il campionato. Il VAR? E’ un mezzo tecnico, ma se le persone lo utilizzano in maniera strumentale, danneggiano anche lo strumento”.
Successivamente, sul sito ufficiale della Lazio è apparso un comunicato contenente dichiarazioni dello stesso Diaconale: “Il Club è indignato per dei comportamenti ripetuti in più occasioni che hanno danneggiato la Lazio: questi lasciano alimentare il sospetto che ci sia un disegno per azzoppare il campionato dei biancocelesti. La tecnologia è solo uno strumento e deve essere interpretata dalle persone: queste interpretazioni non sono corrette; una volta può capitare una valutazione sbagliata in buona fede, anche per la seconda si può ancora credere possa essere in buona fede, ma la terza rappresenta il terzo indizio di una prova, noi siamo alla quarta ed anche ripetuta. Queste prove testimoniano un problema verso il quale bisogna protestare, non si può restare immobili e subire tutto ciò che è ingiustificabile. La protesta ufficiale la sto esprimendo a nome della Società, del Presidente Claudio Lotito e della squadra che è uscita da questa gara colpita per l’eccesso di penalizzazione che c’è stato. Non è giusto che un gruppo che lavora e che s’impegna venga penalizzato in maniera così irregolare. La gente laziale deve continuare ad essere responsabile: la Società esprime questa protesta anche a nome dei tifosi laziali. Evidentemente ci auguriamo che questa protesta possa servire in futuro ad ottenere comportamenti meno irresponsabili. L’irresponsabilità, dunque, non riguarda solo calciatori e tifosi, ma può anche toccare altri soggetti”.
Foto: Twitter Lazio