Lazio-Salernitana, una doppia storia ben oltre il grottesco
Ma come si può?
Lazio e
Salernitana all'interno di una storia che va oltre il grottesco. E diciamo tutto pur dando qualche responsabilità anche a
Marcelo Bielsa, che da sempre ha uno stile tutto suo. Anche se l'esercizio delle dimissioni va concesso a chiunque, a maggior ragione se
El Loco ritiene di non essere stato soddisfatto rispetto alle richieste di mercato fatte. Ma c'è di più: emergono alcuni retroscena, le insofferenze di
Bielsa che non ha gradito l'atteggiamento di
Lotito, il fatto che abbia mandato un suo emissario senza esporsi mai in prima persona, soprattutto il ritardo rispetto alla tabella di marcia relativa alla prima tranche di acquisti.
Bielsa è fatto così, bisogna conoscerlo al 101 per cento. Ma quello che stride parecchio è il balletto di
Lotito che restituisce
Simone Inzaghi alla
Lazio dopo averlo promesso alla
Salernitana, senza aver deciso chi mandare sulla panchina granata (
Bollini? Menichini? Un terzo incomodo?). Come se
Lazio e
Salernitana non avessero un blasone e una storia, come se non meritassero un minimo di attenzione e di programmazione. Siamo felici per
Simone, ma qual è il criterio che lo porta a essere il "nuovo" allenatore della
Lazio? E a
Salerno possono essere soddisfatti di questo goffo balletto senza la minima bussola, orientamento zero, andiamo avanti alla "viva il parroco". Pensavamo di aver visto tutto, ma non di andare ben oltre il grottesco. Complimenti, peggio non si può.
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