Le colpe di Sarri, i tiratori scelti del kGB e il meraviglioso mondo dei giornalisti-tifosi
Domanda: può giocare la
Lazio una partita così insufficiente, assente, come quella di mercoledì scorso a
Rotterdam? Certo che no. Altra domanda: ci sono responsabilità di
Maurizio Sarri in prestazioni così anonime e senza sangue, con approccio inesistente, a maggior ragione dopo un periodo brillante e pochi giorni dopo la splendida recita in casa del Sassuolo? Certo che ci sono, sarebbe in malafede affermare il contrario. Tutti sbagliamo, nessuno escluso, non ci sono infallibili. Tenendo conto, comunque, che l’approccio è una qualità che appartiene ai singoli calciatori, non puoi certo fare da balia... Una sola cosa, però: bisognerebbe dire che un allenatore sbaglia formazione quando consegnano la distinta e non dopo una disfatta, troppo facile (ci riuscirebbe anche un bambino di tre anni). Poi ci sono i giudizi del kGB, gli stessi di chi aveva “raccontato” Lazio-Atletico Madrid parlando di una prestazione insufficiente: probabilmente era su un altro campo. Dire che un allenatore sia il principale (forse unico) responsabile, sarebbe come dire che le vendite cartaceee in caduta libera (basta controllare i numeri da anni) dipendano da pezzi poco competenti e giudizi non centrati. E magari in questo caso non andiamo lontani dalla realtà, bisognerebbe che l’editore facesse una sana riflessione. Ci piacerebbe che giudizi del kGB così prevenuti ci fossero anche nel caso di allenatori amici, magari intoccabili a prescindere per un libro e una comparsata in più. Certo, se hai Pirlo accanto e non gli fai una domanda - almeno una - sulle recenti delusioni da allenatore, significa che il Maestro è una mosca bianca nella lista, anche se le perdesse tutte. Di sicuro il kGB avrebbe un senso se si trovasse il coraggio (senza libri o comparsate) di dedicare 10 righe a Juric oppure alla gestione in casa Torino. Impossibile, fantagiornalismo, veto e censura. Il kGB ha soltanto uno-due obiettivi nel mirino, gli altri sono intoccabili tra la presentazione di un libro o il veto governativo. Il meraviglioso mondo dei giornalisti-tifosi (a Roma c’è il pienone, sponda Lazio di più): scrivi per una testata nazionale, ti pagano pure, e poi chiedi per quale motivo Gila sia finito fuori dai radar. Così, all’improvviso, come se fosse quello il problema della Lazio bella addormentata a Rotterdam. Anche tu, se fossi allenatore, avresti fatto scelto diverse, a centrocampo, in difesa e in attacco, ovunque. Ma allora perché non sei andato a Coverciano piuttosto che dedicarsi ai lettori? Sarebbe come se un allenatore ti dicesse “quel pezzo non mi è piaciuto, non hai i fondamentali, impara e scrivere”, come la prenderebbe il tifoso-giornalista. Ci sono modi e modi di criticare, ormai non c’è più il minimo equilibrio. Foto: twitter Lazio