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LE DIECI DOMANDE DI FINE MERCATO

01.02.2017 | 12:29

Ciao Alfredo, sei stanco?

“Distrutto”

Perché?

“Perché l’ultimo giorno è stato difficilissimo, le grandi avevano staccato la spina, le operazioni sono state El Kaddouri e Gakpé, ti ho detto tutto. Per fortuna c’è stato qualche giro interessante in serie B, ma arrivare fino alle 23 è stato complicato. Il nostro uomo era Galano”.

A quale “tua” notizia tieni di più?

“A quella di tutto il mercato: Gagliardini all’Inter. L’operazione più importante: sembrava impossibile a gennaio, difficile a giugno. E lo avevano mandato alla Juve… Ma tengo molto anche a un’altra notizia”.

Quale?

“Caldara alla Juve. Data in tempi non sospetti, per tanti era tra Roma e Napoli”.

La trattativa più annunciata?

“Pavoletti al Napoli. Erano d’accordo da fine agosto”.

L’affare cotto e mangiato?

“Sportiello alla Fiorentina, velocissimo”.

E quello che ti ha logorato?

“Kalinic e i cinesi. Noi abbiamo tenuto una linea morbida, molto morbida, non abbiamo mai detto che avrebbe detto sì domani o dopodomani. E a un certo punto abbiamo davvero pensato che non ci sarebbe andato”.

E quella che ti ha deluso?

“Gabbiadini. Non mi riferisco al Napoli che ha avuto il ritorno richiesto. Ma a chi l’ha gestita, un disastro. E poi, con tutto il rispetto per il Southampton…”.

La delusione in serie A?

“La Roma. Ha tifosi che giustamente aspettano di fare l’ultimo salto verso lo scudetto. E il club frigge il pesce con l’acqua. Gerson e Paredes gestiti malissimo”.

La delusione in serie B?

“Il Latina. Ha venduto i migliori e il consulente della società è anche un procuratore. Sembra uno scherzo, ma non lo è”.