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Serie A a stelle strisce: sono già sei le proprietà americane

18.02.2022 | 19:40

In attesa di notizie sul fronte Atalanta, la Serie A è sempre più americana. Sono già sette, infatti, le proprietà statunitensi nel massimo campionato di calcio italiano. La prima società ad essere assunta dagli americani è stata la Roma: nel 2011 iniziò l’era Pallotta chiusasi nell’agosto 2020 grazie all’attuale proprietario Dan Friedkin. Subito dopo è toccato al Bologna, che nel 2014 viene rilevato da un gruppo di investitori nord-americani, rappresentati dall’imprenditore canadese Joey Saputo e dall’avvocato newyorkese Joe Tacopina, che però lascia il comando al socio e decide di lasciare tentando prima l’acquisizione del Catania e riuscendo poi a diventare presidente della Spal.
Nel 2018 è il turno del Milan, che a luglio finisce nelle mani di Paul Singer, fondatore e proprietario della Elliot Management Corporation, in seguito alle inadempienze di Yonghong Li. Poco meno di un anno dopo Rocco Commisso, presidente della Mediacom Communication Corporation, nato a Marina di Gioiosa Ionica ma negli Usa dal 1961, acquisisce la Fiorentina dai Della Valle. Il 2020, invece, è l’anno dello Spezia e del Venezia. Nel primo caso Robert Platek rileva il 100% delle quote da Gabriele Volpi. La società ligure non è l’unica a disposizione dell’imprenditore americano, che possiede il Sonderjyske in Danimarca e il Casa Pia in Portogallo. Nel caso dei lagunari è stato VFC Newco 2020 LLC, gruppo di investitori con a capo Duncan Niederauer, a prendere il controllo del club. Chiude il Genoa, passato al fondo di investimenti americano 777 Partners il 22 settembre scorso chiudendo l’era Preziosi.
Ma la presenza degli americani non si ferma alla Serie A: il Cesena ha come proprietaria la JRL Investments; la già citata Spal è guidata dal già citato Tacopina; il presidente del Pisa è Alexander Knaster, imprenditore inglese naturalizzato statunitense ma nato a mosca; il Parma appartiene al Krause Group.

Foto: Twitter Fiorentina