“Nessuna offerta del Manchester United per Ibrahimovic, i giornalisti usano sempre tanta immaginazione” - 19 maggio 2016. “Ibra allo United? Aspettatevi una sorpresa” – 27 maggio 2016. “Tutti dite United, ma posso assicurarvi che nulla è stato ancora deciso da Zlatan” – 19 giugno 2016. Addirittura il 29 giugno, ossia il giorno prima che Ibra ufficializzasse il suo approdo a parametro zero al Manchester United, Mino Raiola dichiarava “ancora non ha deciso dove andrà. Italia? Magari con questi nuovi capitali stranieri a Milano…”. Vi abbiamo riepilogato i primi virgolettati, attribuibili al procuratore italo-olandese, che abbiamo reperito sul web con una veloce ricerca. Ma se andassimo a fondo il panorama sarebbe ben più ampio. Dove vogliamo andare a parare? È presto detto: le smentite di Mino hanno le gambe corte. Non chiamiamole bugie, perché sono dichiarazioni che fanno parte del gioco. Ma sinceramente non abbiamo dato grande peso alle parole proferite, a più riprese, da Raiola nelle ultime ore per spegnere la pista che dovrebbe portare - rectius riportare - Paul Pogba al Manchester United. Anzi, come vi stiamo spiegando in questi giorni, il nodo della questione - affinché tutti i tasselli del mosaico vadano al proprio posto - è rappresentato proprio dalla percentuale, più che sostanziosa, che l’agente multilingue si era riservato sulla futura vendita di Pogba quando nel 2012 lo portò a parametro zero alla Juventus. Ecco perché i “bla bla bla” odierni di Raiola lasciano il tempo che trovano, le smentite di Mino hanno le gambe corte.
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