Leao e il futuro: “Mi vedo solo al Milan. Le critiche? Il calcio è così. Mi mancava il gol”

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Rafael Leao, attaccante del Milan ha rilasciato alcune dichiarazioni in una conferenza stampa a Milano, a margine della presentazione del suo libro "Smile". Le sue parole: rinnovo fino al 2028, ha detto che non l'ha fatto per i soldi ma per un patto d'amore col Milan. Che significato ha? "Sono arrivato al Milan bambino, i primi anni sono stati difficili perché non giocavo molto. Mi hanno aiutato a crescere come giocatore e come uomo. Sono arrivati poi momenti difficili e sono sempre stati qui. Non potevo lasciarli. Li amo tanto. Vedo qui il mio futuro." La pressione aumentava: "I primi tre mesi sono stati difficili, anche per la lingua. In quel momento lì ho dovuto fare lo step per arrivare a un livello alto, il campionato era di buon livello. Ero in buone mani tra allenatore e compagni. Dovevo fare uno switch nella testa per raggiungere le aspettative che avevo addosso. È stato un momento fondamentale per capire quali sono le persone che ti vogliono bene e che ti vogliono portare al top, per farti essere un calciatore top." La sua battaglia al razzismo: "Noi giocatori dobbiamo essere i primi a provare a fare qualcosa. Il Milan in queste situazioni qua prova sempre a fare qualcosa. È stato difficile per Maignan e per tutti e noi. Bisogna insistere e fare sempre qualcosa di più. Il razzismo non finirà mai ma noi dobbiamo provare a fare sempre qualcosa in più." Foto: Twitter Milan