Lecce, presentazione D’Aversa: “Non voglio chiedere calciatori che ho avuto in passato”
Procede la Conferenza Stampa di presentazione di
Roberto D'Aversa al
Lecce. Parla il nuovo tecnico dei pugliesi della squadra che ha visto nella stagione appena passata e di come potrebbe cambiarla:
"Lo scorso il campionato è stato equilibrato, ma lo scorso anno il Lecce ad esempio ha fatto 6 punti con l'Atalanta, ha vinto con la Lazio...Pretendo molto dai calciatori, sul mercato posso dare delle idee: io non voglio chiedere calciatori che ho avuto in passato, anzi credo sia stimolante conoscere anche nuove personalità. Conosco Di Francesco e Dermaku, sicuramente sotto l'aspetto del rapporto umano parto avvantaggiato perché li conosco, ma un allenatore deve sempre comportarsi con coerenza con tutti". Sull'attitudine difenisva, i soli 46 gol subiti e la totale inversione dopo l'era Liverani: "
Credo che, soprattutto in Serie A, spesso e volentieri vincono le squadre con le migliori difese. Ma questo non vuol dire avere un atteggiamento remissivo, noi dobbiamo anche ragionare su come andare a far gol per vincere le partite. Ma non commento il lavoro di Liverani o Baroni, ma qualche anno fa quello stop per Covid ha inciso molto per il Lecce, lo dissi nel parcheggio dello stadio a Sticchi Damiani". Sul suo rapporto con
Sticchi Damiani: "
Conosco il presidente, è una famiglia per bene. E poi vengo a lavorare con un direttore sportivo i cui risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti. Arrivo in un grande ambiente, ci metterò tutto me stesso". Gli chiedono se si è già sentito con Corvino per i gioielli della rosa: "
Vanno fatti i complimenti al club, io arrivo oggi e ho poco merito su quanto fatto in passato. Sui gioielli: si sa che possono arrivare offerte, se c'è la possibilità di patrimonializzare è giusto che questo accada. Ma noi abbiamo un maestro nel cercare alternative, abbiamo le idee ben chiare su quelle che sono le nostre strategie di mercato". Interviene
Corvino: "
Quanto fatto fa parte del passato, voi li chiamate miracoli ma noi imprese. Vivere di quello fatto, nuoce il presente. Se il modello è giusto e i risultati sono arrivati, ovviamente, significa che dobbiamo andare avanti su quella strada: il percorso è più importante dell'obiettivo, l'ho sempre detto. Fare un percorso giusto è più apprezzabile". Foto: Instagram D'Aversa