L’ennesima dimostrazione di chi e cosa sia Cristiano Ronaldo
23.04.2022 | 20:30
Nella “Canzone delle domande consuete“, con la quale – come sempre – racconta spaccati di vita e socialità, Francesco Guccini ci consegna il seguente verso: “Non parlare, non dire più niente, se puoi. Lascia farlo ai tuoi occhi, alle mani“. È questo il supporto culturale che probabilmente meglio descrive il pomeriggio di Cristiano Ronaldo.
Il portoghese, caduto 3-1 in casa dell’Arsenal con l’asettico Manchester United (ma questa è un’altra storia, dove il futuro attore protagonista Erik ten Hag sarà chiamato a redigere capitoli ben più fiorenti), ha restituito sensazioni forti, amare, in un certo senso dolorose anche per noi spettatori. Il suo sguardo non era il solito, prono al più crudele dei dolori, con il quale Cristiano e famiglia hanno malauguratamente incrociato le proprie vie.
La consueta e straripante carica agonistica che CR7 applica per se stesso e dona ai compagni, ha lasciato doverosamente il posto all’inevitabile spegnimento del lume della ferocia, quello che ha sempre reso Cristiano diverso dagli altri. Ciononostante, il campione ha segnato, fatto cento in Premier League, e offerto una prova da migliore dei suoi. Questo significa essere Cristiano Ronaldo, questo vuol dire essere un esempio, un riferimento e uno dei migliori calciatori di tutti i tempi. Obrigado per il tuo calcio, Cris.
Foto: Twitter Manchester United