LEON BAILEY, LAMPI DI CLASSE E VIZIO DEL GOL. IL GENK SI GODE LA STELLA GIAMAICANA
20.09.2016 | 09:30
Buona annata di talenti quella targata 1997. Non solo per via del tanto acclamato e celebre Gabriel Jesus, attaccante del Palmeiras che dal prossimo gennaio si trasferirà al Manchester City dopo l’esborso di circa 34 milioni da parte del club inglese. Infatti, qualche mese dopo il baby fenomeno brasiliano, in Giamaica , parallelamente nasce, il 9 di agosto, Leon Bailey. Un ragazzo che in poco tempo sta sorprendendo tutti trascinando il suo Genk. Dal mar dei Caraibi e dall’oceano Atlantico, alla conquista dell’Europa. La storia dell’attaccante, in realtà, è piuttosto particolare ed inizia solo nel 2013, anno in cui sbarca in Belgio grazie al noto procuratore George Atangana. Appena giunto nel vecchio continente, essendo extracomunitario e ancora minorenne, emergono piccoli problemi legati al suo soggiorno. A quel punto Bailey viene parcheggiato temporaneamente in Slovenia, militando nelle giovanili dell’AS Trencin. Dopo questa breve esperienza, durante la scorsa stagione, torna in Belgio e stavolta illumina gli addetti ai lavori sfoderando tutto il proprio potenziale. Con il Genk, nella prima vera e propria stagione fra i grandi, colleziona in totale ben 42 partita nelle quali si mette in evidenza con 7 marcature personali confezionando 11 assist. Il piede sinistro è la sua principale arma letale.
Al termine del campionato, dettaglio non di poco conto, viene eletto come miglior giovane della Jupiler Pro League. Insomma, è bastato davvero poco al 19enne per lasciare il segno. Ma Bailey ha carisma e carattere da vendere, con i biancoblu ottiene anche la qualificazione in Europa League, palcoscenico perfetto per poter crescere e attirare ulteriormente le attenzioni dei principali club europei. All’esordio assoluto in campo internazionale con il Podgorica riesce soltanto a mandare in gol i compagni, mentre nel turno successivo, nella doppia sfida con il Cork City, si regala anche la gioia personale per poi ripetersi, con due pesanti sigilli, nella fase preliminare contro il Lokomotiva Zagabria. A quel punto l’accesso alle fasi finali è garantito e sulla qualificazione c’è la firma in calce del giamaicano. I primi rumors di mercato spuntano fuori: ancora City e Manchester United appuntano il nome del classe ’97. Bailey, però, è concentrato e il suo pensiero è rivolto esclusivamente al rettangolo verde. Il tecnico del Genk Peter Maes è consapevole di avere a disposizione un talento puro, cristallino, tutt’ora inesploso e con ampi margini di miglioramento. Per questo sarà importante guidarlo passo dopo passo e plasmarlo a dovere poiché, per il club belga, presto l’inarrestabile freccia giamaicana potrebbe rappresentare una notevole plusvalenza. Nel frattempo, il Reggae Boy, non perde tempo e continua ad incantare, come fatto nel match d’esordio della fase a gironi di Europa League: doppietta e lampi di classe contro il Rapid Vienna che, però, non sono bastati per evitare la sconfitta. Ma questo è relativo. La stella di Bailey è accesa e continua a brillare incontrastata. Per il momento in Belgio, ma in futuro potrebbe splendere in Premier League.
Foto: Leon Bailey Twitter Account Personale