Lewandowski, il bomber che ragiona da direttore: dietro le continue critiche al mercato Bayern…
17.11.2017 | 00:10
Le preghiere di Robert Lewandowski presto potrebbero essere esaudite, sia pur parzialmente: è freschissima la notizia della Bild secondo la quale il Bayern Monaco avrebbe mosso passi importanti con l’Hoffenheim per assicurarsi Sandro Wagner, prossimo 30enne da poco entrato nel giro della Nazionale tedesca. E sarebbe un ritorno, trattandosi di un prodotto del settore giovanile bavarese. Il bomber polacco in questi ultimi mesi più volte si è lamentato delle strategie del club sul mercato. Tutto iniziò ai primi di settembre: “Questa società non ha mai pagato un giocatore più di 40 milioni di euro. Ormai è una cifra nella media, se vuoi lottare ad alti livelli hai bisogno di giocatori di qualità”. Parole che mandarono su tutte le furie il Ceo Rummenigge, che non gliele aveva certo mandate a dire: “Chi critica pubblicamente il tecnico, il club o i compagni di squadra avrà problemi con me personalmente. A quanto pare, Robert è sconvolto per gli acquisti del Paris Saint-Germain, ma lui deve pensare a giocare, visto che è pagato per quello. E se Lewandowski si lamenta della nostra tournée asiatica, allora dovrebbe sapere che quella che viene indicata come squadra dei suoi sogni, ossia il Real Madrid, quest’anno è stata in viaggio in zone molto calde per ben 24 giorni, cioè il doppio di noi”.
Lewa incassò, mentre macinava record con la sua Polonia, ma poi il 31 ottobre tornò a graffiare: “Salterò il Celtic per infortunio? Mi serviva un po’ di riposo. Attualmente in rosa il Bayern non ha un mio sostituto, ma è impensabile che un giocatore possa stare in campo 90′ ogni tre giorni per una stagione intera”. L’8 novembre scorso, infine, il centravanti dell’Est rincarò la dose: “Ogni top club ha bisogno di un giocatore di primo piano ogni due o tre anni che porti nuova linfa e nuova qualità. Noi abbiamo davvero una buona squadra, ma è chiaro che molti stanno invecchiando”. Ieri, infine, il cannoniere dei rossi di Germania, aveva aggiunto: “Capisco che non è facile trovare un’alternativa al sottoscritto, perché i giocatori di qualità vogliono giocare le partite importanti. Forse la soluzione potrebbe essere un giovane talento, un ragazzo ambizioso e con la voglia di crescere al fianco di un giocatore d’esperienza come me”. Insomma, una serie di suggerimenti poco abituali, solitamente un calciatore non entra nel merito delle scelte di mercato, oltretutto così spesso. Nel ricordare quanto segnalato in apertura, ossia il possibile arrivo dell’esperto e – immaginiamo – non troppo costoso Wagner (e non di un rampante virgulto d’area di rigore), offriamo una chiave di lettura diversa rispetto a queste prese di posizione di Lewandowski. Magari, come sostengono in tanti, è vero che l’obiettivo è arrivare al muro contro muro con la società, così da accelerare un’eventuale cessione. L’estate prossima Lewa compirà 30 anni e potrebbe avere la voglia di fare una nuova, grande, esperienza. Ma è anche vero che Lewa il 9 ottobre scorso si è laureato all’Università di Varsavia in “Formazione e gestione dello sport”, verosimilmente per aprire il varco ad una carriera dirigenziale per il post ritiro. E forse Lewandowski, dall’alto delle competenze già acquisite che gli consentono di ragionare già da direttore, ha parlato esclusivamente per il bene del suo Bayern, muovendo appunti obiettivamente condivisibili. Anche perché Rummenigge sul suo futuro è stato molto chiaro: “Non temo che queste manovre possano portare ad una sua cessione: ha un contratto fino al 2021, senza clausola rescissoria”.
Foto: bundesliga.com