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Lindelof, il difensore d’oro che ha sedotto Napoli

14.08.2016 | 10:57

Gli attaccanti vincono le partite. Le difese i campionati. Mettiamola così. Sfogliate le notizie e i colpi del calciomercato di quest’estate, poi capirete. I difensori di oggi, infatti, dominano la scena dello scacchiere del calcio mondiale. Per un centrale poi, beh: cosa non si farebbe. Addirittura, il Manchester City, versando 56,5 milioni nelle casse dell’Everton, ha suggellato il colpo più oneroso della storia per quanto riguarda un difensore. Un esempio concreto a conferma di questa nuova tendenza, poi, ce lo abbiamo in casa, in Italia. Già, proprio il Napoli. Perché una volta perso un bomber d’oro come Gonzalo Higuain, si va subito alla ricerca di un… Sì, di un difensore. Ma come, mica i padroni del calcio arrivavano a sborsare cifre monstri soltanto per chi i gol di mestiere li faceva? Sì, ma ora la tendenza è cambiata: perché 60 milioni, al giorno d’oggi, si possono tranquillamente spendere per chi i gol li deve disinnescare. Bene, e il Napoli? Sulla difesa azzurra grava un bel punto di domanda. Anzi tutto, bisogna dirimere la questione Koulibaly: il cui futuro va delineato. Ma indipendentemente dai negoziati riguardanti il giocatore senegalese, De Laurentiis e soci fremono per prendere un altro difensore centrale. Su tutti, oltre al noto Maksimovic, il nome caldo è quello di Victor Lindelof, specialista svedese in auge al Benfica. Difensore moderno, classe 1994, gioiello del Benfica, cui attualmente è vincolato fino al 2020. Valutazione non inferiore ai 30 milioni di euro, al netto della clausola rescissoria che pende sulla sua testa.

Il club portoghese prenderà presto una decisione definitiva per Lindelof. Oltre al Napoli, sul centrale ci sono stati interessi forti e sondaggi di Chelsea, Napoli e Inter: ma tutte le pretendenti rimangono in sala d’attesa. Il Benfica, infatti, sta passando al setaccio il mercato argentino per individuare l’eventuale sostituto, ma l’idea del presidente Luis Felipe Vieira, per ora, è quella di resistere pur sapendo che la clausola può essere pagata in qualsiasi minuto. Dai lidi portoghesi, però, sono sereni. Sanno che Victor è un bravo ragazzo: deve tanto al Benfica e si atterrà alle decisioni del club. Tanto, questo è il mercato dei difensori d’oro. 30 milioni di clausola? Tranquilli, non sono una spada di Damocle insuperabile. Si può fare. Intanto, il Napoli e le rivali Inter e Chelsea meditano se aprire o meno il portafogli. Anche se, una cosa è certa: il Sig. Lindelof quei soldi li vale tutti. Dal primo all’ultimo centesimo.

Victor è della leva calcistica del 1994. Nell’ultimo campionato portoghese, tanto per capirci, questo svedese è stato il difensore centrale che ha ricevuto i voti più alti in pagella nel girone di ritorno. Giocate al fantacalcio? Bene, per Victor fatevi pure in quattro. Lindelof è stato scoperto dai dirigenti biancorossi nel 2012, quando muoveva ancora le pedate in Svezia, al Västeras SK. Se ora vale almeno 30 milioni, a quel tempo non costò nemmeno un centesimo. In Portogallo, arrivato appena maggiorenne, con le ‘aquile’ compie la proverbiale gavetta. Parte dalla primavera e, in meno di un lustro, da diamante grezzo si trasforma in gemma preziosa. Victor, palla al piede, si muove con l’aurea nobile e virtuosa del difensore navigato. Nel giro di quattro stagioni, partendo dalla Primavera del Benfica, si è trasformato in un prezioso patrimonio. Dopo l’infortunio occorso al titolare Lisandro Lopez, Lindelof è assurto a leader maximo della difesa del Benfica, divenendo così titolare inamovibile. Alto un metro e 87, nelle pieghe della marcatura è un colosso autentico: governa il reparto, è abile nei colpi di testa, ha due piedi educati e ama imbastire l’azione. Con Jorge Jesus in panchina, questo ragazzo del nord Europa ha esordito nel campionato portoghese il 10 maggio 2014, in occasione del big match con il Porto. E ora, sullo svedese incombe la legge marziale del mercato. Per cause di forza maggiore, Lindelof potrebbe arrivare in Italia, verosimilmente a Napoli. D’altronde, si sa: il Benfica si nutre di plusvalenza, e con Lindelof è assicurata.