Lindelof, Witsel e tanti “italiani” a segno, ma la copertina è tutta di Pogba
10.10.2016 | 23:30
L’overdose di Nazionali sta per finire. Tanti i protagonisti anche in questa penultima sera di gare valevoli per le qualificazioni mondiali. A partire dagli “italiani”. Bosnia-Cipro è stata decisa da Edin Dzeko, autore di entrambe le reti su assist dell’amico ed ex compagno di Roma Miralem Pjanic, volato in estate alla Juve. Nel 2-0 rifilato dalla Grecia all’Estonia in trasferta, ad aprire le marcature è stato Torosidis, infortunatosi subito dopo e sostituito dal compagno di…Bologna Oikonomou. Curiosamente la rappresentativa ellenica pochi minuti prima aveva già perso per infortunio un ex “italiano”, Papastathopoulos, rilevato dall’odierno cagliaritano Tachtsidis. Gibilterra-Belgio è stata la partita di Christian Benteke, autore di una tripletta compreso il gol più veloce della storia dell’intera Coppa del Mondo, tra fase finale e qualificazioni. A segno per i Rode Duivels anche il napoletano Mertens ed il probabile futuro juventino Witsel, con Hazard a chiudere alla fine il set. Con il medesimo risultato di 6-0 il Portogallo campione d’Europa ha maramaldeggiato sulle Isole Far Oer, mattatore di serata André Silva, portatosi parimenti il pallone a casa dopo l’hat-trick, da evidenziare i due assist di João Mario, uno dei quali per Cristiano Ronaldo. Spruzzi di azzurro anche in Svezia-Bulgaria, conclusasi sul 3-0 per gli scandinavi. Del palermitano Hiljemark il gol del raddoppio, mentre il tris è stato servito dall’ambitissimo Lindelof, nel mirino dell’Inter sin dalla scorsa estate. La copertina però spetta indubbiamente a Paul Pogba. Criticato in Inghilterra e in Francia per le prestazioni non esaltanti di questo primo scorcio di stagione, figlie di una discutibile collocazione tattica (sia Mourinho che Deschamps infatti lo schierano basso, davanti alla difesa nel 4-2-3-1), stasera Il Polpo si è ripreso la scena alla sua maniera. Ossia decidendo il big match contro l’Olanda, in trasferta, con una bordata dalla distanza che ha piegato le mani all’ex romanista Stekelenburg. Significativa la non esultanza del centrocampista del Manchester United, uno sguardo da “giù le mani” che valeva più di mille parole. Il modo migliore per silenziare le polemiche, qualcuno ci aveva provato anche in merito all’alterco con Strootman (poi i due si sono abbracciati al termine della partita)…