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L’indiscrezione: tra Aubameyang e Belotti, il Milan si svenerà per l’attaccante. L’affare Bonucci insegna che…

14.07.2017 | 23:35

L’affare Bonucci ha fatto saltare il tappo. Ci spieghiamo: il mega ingaggio riconosciuto al difensore (con i bonus possiamo andare ben oltre i 9 milioni netti a stagione) garantisce una certificazione. Questa: che la nuova proprietà del Milan è pronta a pagare emolumenti ben oltre il tetto medio. Magari qualche cessione in più aiuterà, ma è una situazione da seguire con attenzione soprattutto in riferimento ad Aubameyang. Si dice che il problema sia rappresentato dall’ingaggio, considerata la richiesta iniziale di 12 milioni. Mica tanto vero: da 8,5 (quanto il Milan offrirebbe) a 12 c’è una distanza, certo, ma non siderale. Al Milan preme incassare il sì di Aubemeyang e del Borussia Dortmund ma non smette di tenere sotto controllo Belotti, non a caso in mattinata vi avevamo preannunciato che Fassone era rimasto a Milano non soltanto per formalizzare Bonucci, ma anche per i nuovi contatti in agenda con il Torino, che – come già raccontato – gradirebbe Niang e Paletta, quest’ultimo attualmente bloccato dal Milan proprio per il discorso Belotti. Più defilato invece oggi Kalinic nella lista rossonera. Intanto, vicenda Bonucci docet.