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L’indiscrezione: Suning, troppe interferenze esterne. Sull’allenatore Inter…

02.11.2016 | 00:00

Inter

Per il bene dell’Inter bisognerebbe fare in modo che la scelta dell’allenatore sia rapida e indolore. Soprattutto univoca. Ancora non abbiamo certezze. Anzi, una sì: l’area italiana, capeggiata da Piero Ausilio, ha indicato in Stefano Pioli la scelta ideale per arrivare sani a giugno, possibilmente mettendo a posto la fase difensiva, risalendo il più possibile in classifica. E’ la soluzione che regge più di altre, ma dobbiamo aspettare. Cosa? Che i rappresentanti di Suning arrivino in Italia, dopo aver risposto con calma alle sollecitazioni di una decisione non troppo tardiva. Nelle ultime ore sono state proposte, da procuratori e intermediari vicini al gruppo, almeno quattro-cinque soluzioni. Alcune scartate, non facciamo nomi perché dovremmo sganciarne alcuni improponibili e senza sbocchi. Il timore, forte, è che Suning ceda a qualche pressione che porti a un vecchio santone da rilanciare, per esempio Hiddink che gravita abbastanza nell’area Kia Joorabchian. Ma dopo quanto accaduto in estate, pochi mesi fa, non sarebbe il caso di lasciare all’area tecnica attuale la decisione definitiva? Questo è il nodo, a meno che Suning non decida – sbagliando – di sentire tutte le campane possibili e immaginabili.