L’Inter aspetta i top, ma c’è già Spalletti al comando
Luglio doveva essere il mese dei colpi dell’
Inter, nel frattempo sono state imbastite diverse operazioni (le prossime chiameranno in causa
Vecino, Dalbert e Karamoh), aspettando i fuochi pirotecnici delle prossime settimane. Intanto, luglio sta per andare in archivio come il mese top di
Luciano Spalletti, che ha interpretato nel migliore dei modi il suo nuovo ruolo in nerazzurro. Rispetto al turbolento finale dell’ultima stagione, il nuovo allenatore ha fatto ordine dal punto di vista tattico, rivalutando gente come
Joao Mario e
Miranda e tenendo presente che i neo acquisti
Skriniar e
Borja Valero stanno dando già un ritorno importante. Idee chiare e precise di un allenatore che sotto il profilo tattico ha già dimostrato di avere pochi rivali, non solo in Italia. Sarà pure calcio d’estate, da prendere sempre con le pinze, ma quando fai la tua bella figura - indipendentemente dalle vittorie ottenute - contro avversari del calibro di
Bayern e
Chelsea, significa che hai imboccato la strada giusta.
Spalletti tiene duro per
Perisic, sapendo che la partita con il
Manchester United non è completamente chiusa, è riuscito a rivalutare lo stesso
Jovetic, ha responsabilizzato
Eder non esponendolo a sirene di mercato: insomma, ha capito come e quando intervenire. Era stato lo stesso
Luciano a invocare interventi sul mercato, nel rispetto di quanto gli avevano promesso, e sicuramente sarà accontentato. Aspettiamo per esempio l’evolversi della vicenda
Neymar che potrebbe - come già raccontato - consentire di andare all’assalto di qualche gioiello oggi a disposizione di
Emery a Parigi. Ma nel frattempo
Spalletti ha lanciato segnali inequivocabili: ordine tattico e organizzazione, per un’
Inter finalmente squadra. Non è poco, aspettando il resto.
Foto: sito ufficiale Inter