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Locatelli: “Un piacere ritrovare Allegri. Bonucci e Chiellini mi hanno accolto come un fratello minore”

20.08.2021 | 15:58

Presentazione alla Juventus per Manuel Locatelli. Questi altri passaggi della sua conferenza stampa:

“La Juve è sempre stata una priorità per me. Adesso fortunatamente sono qui, ma la trattativa non è stata facile. C’è stato un momento in cui sono stato in pensiero ma per fortuna poi è andato tutto bene”.

Sugli idoli: “Ho delle foto di Pavel Nedved sul letto, di Buffon e Del Piero.  Loro sono sempre stati i miei idoli e da qui sono passati grandi giocatori. Le cose burocratiche non mi competono. Se hanno fatto questa la trattativa significa che il Sassuolo è felice”.

Sui leader della Juve: “Mi ha impressionato la mentalità che hanno, quando Bonucci è venuto al Milan si vedeva che aveva una mentalità diversa. Ci siamo sentiti in questo periodo e l’abbraccio con Giorgio è stato bellissimo quando sono arrivato. Mi ha accolto come se fossi un fratellino minore”.

Ritroverà Allegri: “Avevo fatto due allenamenti con la prima squadra e c’era anche un’immagine che avevo postato in cui il mister mi taccava la testa. Sono momento che ricordo ed è motivo di orgoglio che mi possa allenare mister Allegri. Ed è un onore perché ha vinto tantissimo e sono pronto a cercare di imparare quello che devo perché migliorare tanto”. 

Il famoso gol con il Milan alla Juve: “L’ho detto più volte sicuramente il Milan resterà sempre una pagina bellissima per me questo lo devo dire. È stato un momento incredibile che mi ha catapultato in una realtà in cui non ero pronto. Ero giovanissimo, avevo 19 anni. Quindi non ero pronto, ho sofferto molto dopo quel gol perché c’erano aspettative molto altre e fortunatamente poi mi sono ripreso grazie al Sassuolo”.

Su Mancini e De Zerbi: “Sicuramente sono allenatori diversi e mi hanno lasciato molte conoscenze. De Zerbi è un maniaco sportivo perché sta attendo a tutti i dettagli. Quindi ho acquisito molte conoscenze tecniche. Anche con Mancini è stata un’esperienza incredibile e penso che la sua dote più importante sia quella di trasmettere serenità ai giocatori e ha creato un gruppo fantastico. Ed è stata un’esperienza incredibile che mi porterò sempre con me”.

C’è un centrocampista del passato della Juventus al quale ti ispiri?

“Marchisio è stato molto importante per la Juve. L’ho sentito anche prima di venire qui. Voleva venissi qua ed è stato sicuramente bello e magari ripercorrere la sua carriera sarebbe fantastico, ma non sarà facile perché ha fatto una carriera importante. Ma sono qui per questo”.

Quanto è importante sentire la fiducia di un allenatore?

“Tantissimo perché con De Zerbi si è creato un legame speciale e ci sentiamo tutt’ora ed è importante per tutti sentire la fiducia del mister e dell’ambiente. Per me è stato molto importante perché mentalmente ero in un momento in cui ero fragile ed è stato ancora più importante. Un giocatore che sente la fiducia è un valore aggiunto”.

Foto: Sito Juventus