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LORENZO LOLLO, IL TUTTOFARE DEL CARPI SI VESTE DA AMULETO

17.04.2016 | 09:30

“Finché l’arbitro non fischia noi pensiamo a giocarci ogni pallone”: in questo virgolettato, da attribuire a Lorenzo Lollo, è riassunta sinteticamente la favola Carpi. Già, perché le parole proferite a caldo dal duttile centrocampista toscano, al termine del folle recupero del primo tempo contro il Genoa, vanno oltre la contingenza e ben possono essere cucite addosso a tutta la rosa plasmata da Fabrizio Castori, che, dopo aver conquistato il sogno della A quasi un anno fa (la matematica arrivò il 28 aprile del 2015), ora sta facendo di tutto per difendere questo patrimonio, con le unghie e con i denti. E il 4-1 rifilato ieri dalla matricola emiliana al tranquillo Grifone di Gasperini rappresenta un mattone pesantissimo nella corsa alla salvezza. I biancorossi adesso vantano infatti ben 3 punti sul Palermo terzultimo, atteso nel pomeriggio dall’improba trasferta allo Juventus Stadium e 4 sull’altra neopromossa Frosinone, di scena sempre alle 15 al Bentegodi contro un Verona all’ennesima ultima spiaggia. Un gap importante, considerato che nelle ultime giornate tutte le contendenti avevano proceduto al passo del gambero. Anche ieri la gara si era messa male per Mbakogu e compagni, castigati dal rientrante Pavoletti poco dopo la mezzora. Poi l’espulsione di Izzo ha cambiato tutto e nel lunghissimo overtime prima Di Gaudio, con una splendida acrobazia, e poi il nostro personaggio del giorno hanno firmato il repentino sorpasso. Pasciuti e Sabelli nella ripresa non hanno dovuto far alto che consolidare il risultato. Prima di analizzare il percorso del nostro protagonista quotidiano va rimarcato un dato: la formazione titolare schierata ieri da Castori per 9/11 era composta da elementi che un anno fa avevano dominato la B. La vecchia guardia per centrare l’obiettivo: una scelta di campo fatta dalla proprietà lo scorso 3 novembre, quando l’esonero di Sannino dopo poco più di un mese di interregno portò al ritorno del buon Fabrizio in panchina ed al conseguente addio del ds Sogliano, il cui lavoro sul mercato fu smantellato praticamente in toto: poltrona a Romairone e via a gennaio i vari Spolli, Matos, Borriello, Marrone, Wilczek, Lazzari, l’oggetto misterioso Gino, Wallace e Gabriel Silva. Con Poli e Porcari, graditi cavalli di ritorno, a guidare la truppa dei nuovi composta tra gli altri da Sabelli, Mancosu, Crimi e De Guzman. Un’intuizione che sta pagando e che, al momento, consente ai carpigiani di non ragionare amaramente con il senno di poi.

Per l’amuleto Lollo (i suoi gol fanno rima con vittoria) quella di ieri non è stata la prima esultanza nella massima serie, bensì la terza dopo le prime – fondamentali – due d’inizio 2016, coincise con altre pesantissime vittorie casalinghe, quelle arrivate sulla pelle di Udinese e Sampdoria. Quel che è certo è che anche Lorenzo, nato a Carrara il giorno dell’Immacolata del 1990, sta dimostrando con i fatti di meritare la categoria, al netto di qualsiasi preconcetto. Ben strutturato fisicamente (180 cm per 75 kg), centrocampista centrale di professione, mediano alla bisogna, l’attuale responsabile della guida tecnica dal dicembre del 2014, ossia dallo stop per doping imposto a Fabio Concas (poi di fatto licenziato da Bonacini con la rescissione), ha iniziato a sfruttarlo anche in posizione più avanzata, sostanzialmente da mezzapunta. Una mossa confortata, ancora una volta, dai riscontri del rettangolo verde. Abile in entrambe le fasi, il venticinquenne specialista sin qui ha disputato 96 partite ufficiale con la maglia del Carpi, impreziosite da 7 reti e 11 assist. Numeri ai quali vanno aggiunti quelli totalizzati con lo Spezia: 54 presenze e un solo gol con la squadra che lo ha formato a livello giovanile (salva una breve parentesi di un anno alla Fiorentina post fallimento dei bianchi), fatto esordire tra i grandi nella stagione 2010-11 e permesso di imporsi all’attenzione nell’ambito della splendida cavalcata concretizzatasi nel doppio salto, dall’ormai ex Lega Pro Seconda Divisione alla cadetteria. Due mesi fa la società gli ha prolungato il contratto, estendendolo di un anno e portando così la scadenza al 2018: un attestato di fiducia che la dice lunga sulla solidità del rapporto generatosi nell’agosto del 2013 e sugellato dal successivo esercizio del diritto di riscatto che il sodalizio biancorosso si era riservato, nel prelevarlo in prestito dal club spezzino. Lorenzo Lollo il tuttofare è sempre sul pezzo, alla ricerca di una salvezza che a Carpi varrebbe uno scudetto. 

 

Foto: sito ufficiale Carpi