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Lotito: “Ho salvato il club da una situazione impossibile. E non chiamateci più ‘Lazietta’…”

18.09.2017 | 19:16

Lotito

Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del Montefiascone Art Festival. Queste le sue parole riportate da cittaceleste.it: “Amo dire di essere un presidente tifoso, e non un tifoso presidente. La passione è fondamentale per promuovere ogni iniziativa, ma serve avere i piedi per terra. Quando arrivai tutti la definivano una situazione impossibile, per salvare il patrimonio della Lazio mi sono caricato di miliardi di debiti, dormivo un’ora a notte per tre mesi per cercare di salvarla, cosa che sono riuscito a fare. Quando si è salvata la società sono cominciati i complotti, la strumentalizzazione politica. Io sono il proprietario civile della società, però amministro un patrimonio storico sportivo della collettività. Quando ho rimesso in sesto la società, avevo stabilito un principio: essendo questa un’attività economica deve produrre reddito. Ma non perché ne devo trarre un vantaggio io, ma per rendere autoconsistente la società. Oggi la Lazio è una società che ha 200 milioni di patrimonio immobiliare ed ha una prospettiva di club molto forte dal punto di vista economico-patrimoniale. Questo è un regalo importante che sto facendo alla tifoseria, perché i tifosi devono sapere che io amo coniugare l’aspetto del sogno con quello pratico. Non si vive di visioni oniriche. Il sogno deve essere il fine, ma poi devi portare i risultati. E non voglio più sentire parlare di ‘Lazietta’, ma non è Lazietta manco per niente. Mi contestavano il settore giovanile, oggi abbiamo il rating più alto di tutte le squadre di Serie A. Abbiamo vinto due Supercoppe contro l’Inter di Mourinho e contro la Juventus che aveva conquistato tutto, due Coppe Italia e una rimarrà scolpita nella storia perché vinta contro la Roma. Io mi sentivo come una persona che stava dalla parte del giusto e avevo un motto. Quando sono entrato il primo giorno nello spogliatoio, tutti si sono alzati in piedi e io ho detto: ‘Voglio dodici gladiatori perché il dodicesimo è chi combatte per degli ideali, al contrario dei mercenari’. Questo motto ha dato l’esempio e ha ottenuto i risultati nel tempo”.

Foto: Twitter ufficiale Lazio