LOVATO, IL GUERRIERO DI VERONA: UN 2000 A GUIDARE LA DIFESA

Juve-Verona, né Dybala né Morata. Il miglior in campo è stato Matteo Lovato, difensore centrale dell’Hellas Verona. Tanta qualità negli scaligeri con Juric che ha puntato sin da subito sul giovane Lovato tanto da affidargli la difesa contro i campioni d’Italia. Steso a terra per i crampi, nonostante la sua giovanissima carta d’identità è stato il protagonista indiscusso con la maglia dei gialloblu. Cresciuto nel settore giovanile del Genoa, dopo il passato in Serie C con la maglia del Padova, si è preso una maglia da titolare nella città di Romeo e Giulietta. E’ nato a Monselice il 14 febbraio del 2000 esordendo poi con la maglia dei veneti nel 3-1 contro la Virtus Verona. Due anni dopo, con un costo di 500mila euro, ecco la chiamata dell’Hellas: con la città di Verona già nel suo destino. L’esordio in Serie A con la maglia degli scaligeri è arrivata lo scorso luglio nel pari contro l’Atalanta. Un colosso sin da bambino, ha stupito dal primo momento il tecnico Juric tanto da esser confermato sulla linea difensiva nella stagione in corso. Un guerriero che non lascia mai nulla al caso, costanza e serietà le sue doti sin dalle giovanili in Liguria insieme a papà Stefano pronto a seguirlo in ogni angolo d’Italia senza però capirne di calcio. Con un passato da attaccante, adesso regala sicurezza in difesa dicendosi incredulo prima del passaggio a Verona: "Dall’oggi al domani ho saputo che mi sarei trasferito all’Hellas, è difficile da spiegare". Lovato adesso è pronto a partire per solcare i campi più belli e importanti della Serie A, con un bagaglio culturale in piena espansione senza paura di sbagliare. Il sostituto di Kumbulla? Solo il tempo potrà dircelo. Lui nel frattempo sogna.



Foto: instagram Lovato