Lucio: “Non volevo lasciare l’Inter, fui costretto. Ma non sceglierei più la Juve”
01.10.2019 | 16:17
Ora il Bayer Leverkusen poi l’Inter. Il calendario della Juventus sembra esser stilato proprio per ripercorrere le tappe della carriera del brasiliano Lucio, protagonista del Triplete nerazzurro arrivato proprio dalla Germania e poi trasferitosi a Torino riuscire ad avere la stessa fortuna. A poche ore dalla sfida di Champions League, il difensore ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Il Bayer è stato l’inizio di tutto. L’inizio del mio bellissimo viaggio europeo: arrivavo dall’Internacional di Porto Alegre e in Germania sono stato subito molto felice. Lì sono cresciuto come uomo. In Germania impari la disciplina, gli orari, l’importanza della fatica, del sacrificio, dello sforzo: tutte queste cose mi hanno aiutato nella mia carriera per avere successo in altri club e anche in Nazionale con cui ho vinto il Mondiale in quel 2002. Questa dedizione me la sono portata negli anni. Alla Juve è successo che non giocavo… Purtroppo non sono stato tenuto in considerazione come pensavo di meritare. Venivo da un grande club e da un grande storia di successi all’Inter: speravo di continuare alla stessa maniera e invece… È evidentemente andata male: per questo tra me e la Juve è durata così poco. Potessi tornare indietro, andrei da qualche altra parte. Sceglierei un club in cui verrei sfruttato meglio. Ma in quel periodo io avevo un solo desiderio: non andarmene dall’Inter! Purtroppo in quel momento cambiarono tutto a Milano e io fui quasi obbligato ad andare. Mourinho è stato il migliore allenatore che ho mai avuto in carriera: quell’Inter era una squadra unita, forte, capace di superarsi psicologicamente grazie al suo allenatore. La Juve è sempre stata forte e ora è fortissima, con acquisti super come Cristiano. Per me è la favorita per la vittoria di questa Champions. Non c’è nessuno più completo di Ronaldo, forse. E per me è stato tra i più difficili da contenere in carriera“.
Foto: twitter Inter