Luis Enrique: “Siamo tra le 4 migliori in Europa. L’Italia solo ai rigori ci riuscì a battere, non ci fu superiore”

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Il CT della Spagna, Luis Enrique, ha parlato in vista della gara con l'Italia di Nations League, analizzando che tipo di gara si attende. Queste le sue parole: "Italia più forte della Spagna? Non lo so, ma come al solito sarò ambizioso e cercherò di vincere la gara fin dall'inizio. Col mio staff abbiamo riflettuto, è vero che ci sono molte defezioni ma ci sono tanti giocatori convocabili per la nazionale spagnola ed è qualcosa di molto positivo per noi e spero di poter tradurre questa ambizione in prestazioni importanti". Chi può aiutarla di più in attacco? "Non si tratta del singolo, agiamo da squadra in attacco e in difesa. Cercheremo di adattarci ai nostri avversari, proveremo a costruire più occasioni da gol, di mantenere il pallino del gioco e di segnare. E' una gara molto stimolante, c'è una bella posta in palio". Ci sono rischi in queste partite? "No, è un premio. Facciamo parte delle quattro squadre migliori ed è qualcosa di stimolante per noi. Vogliamo migliorarci, è un premio per le nostre prestazioni. Bisognerà essere ambiziosi, cerchiamo di migliorarci e vogliamo goderci questo momento". Gavi è la grande sorpresa tra i convocati. Farà parte dell'11 titolare? "Non lo so, l'ho visto allenarsi solo ieri. Questa sera sarà l'allenamento della vigilia, non si lavorerà molto sulla parte fisica e non vogliamo svelare troppi dettagli agli avversari ma fin qui mi ha confermato ciò che già conoscevo di lui. Ci vuole pazienza, non bisogna avere fretta, dobbiamo aspettarci che giocherà 50 o 100 partite con la nostra selezione". Tornare in Italia: "Per me è un piacere immenso, amo l’Italia dopo aver passato un anno a Roma, mi piace molto il clima, il cibo, la lingua italiana. Ma anche la nazionale italiana. Ci assomigliamo, tutte e due le squadre cercano di fare un gioco propositivo. Hanno vinto meritatamente contro l’Inghilterra, cercheranno di rimanere imbattuti". Sulla partita: "Non so cosa succederà, noi cercheremo di fare la nostra partita e avere di più il pallone rispetto a loro, dobbiamo essere più cattivi. Domani quando inizierà la partita sarà il momento giusto per capire cosa fare. Cosa temo dell'Italia? Temere è una parola molto brutta, gli allenatori e i giocatori non temono nulla. Dobbiamo pensare è come affrontare l’Italia quando hanno il pallone, sanno giocare da dietro, sanno fare bene tante cose, cercheremo di fare la nostra partita, non aspetteremo di subire gol, cercheremo di giocare alla nostra maniera, poi vedremo. Agli Europei vinsero solo ai rigori, non ci furono superiori". Su Fabian Ruiz e Brahim Diaz: "Farei di tutto per parlare di chi non è in nazionale, ma non è giusto. Tutti e tre stanno facendo benissimo, Fabian è venuto in Nazionale tante volte. Ma non è giusto dire pubblicamente ciò che non mi piace dei singoli giocatori, il mio compito è trovare i giocatori più adatti al mio stile di gioco e tutti e tre possono tornare in Nazionale. Tutti e tre potranno tornare ma poi io devo scegliere". Foto: Twitter Euro 2020