Mancano quindici secondi alla fine del recupero del secondo tempo della semifinale di andata di Europa League tra Basilea e Chelsea. La porta degli svizzeri sembra essere affetta da un sortilegio. Negli ultimi tre minuti, tre occasioni divorate dagli inglesi. Una al minuto. Poi l’arbitro fischia una punizione dal limite. Il cronometro che scorre veloce, prende palla David Luiz, tira verso l’angolo del portiere che non la vede partire ed è 2 a 1. L’arbitro fischia la fine. Il Chelsea porta a casa una vittoria che ormai sembrava sfumata e parte in vantaggio per il ritorno a Stamford Bridge. David Luiz Moreira Marinho, nato il 22 aprile 1987, conosciuto semplicemente come David Luiz, è uno che non ha mai avuto paura delle responsabilità. Si racconta che nel Vitória, squadra in cui militava da bambino, volesse calciare tutti i rigori. E anche tutte le punizioni, in qualunque parte del campo si trovassero. A 16 anni firma il suo primo contratto da professionista e René Simões, allora tecnico della squadra di Salvador de Bahia, non perde tempo a lanciarlo sulla corsia mancina del suo undici iniziale. Le sue sgroppate sulla fascia non lasciano indifferente il tecnico della Sub-20 brasiliana, che lo convoca per il Sudamericano del 2007, in Paraguay. Grazie a quella manifestazione si fa conoscere dal pubblico europeo e, come accade tante volte con i brasiliani, i più veloci sono gli emissari di una squadra portoghese, il Benfica, che lo portano all' Estádio da Luz. La prima stagione in Portogallo è sfortunata. A causa di due infortuni riesce a giocare solo 10 partite in campionato e i luisitani arrivano quarti. Nel 2008-2009 ruba il posto sulla fascia all’allora titolare della nazionale portoghese, Jorge Ribeiro, e gioca praticamente tutto il campionato in quella posizione. Ma è nella stagione 2009-2010 che David Luiz fa il salto di qualità. Gioca titolare in tutti i 49 match disputati dalla sua squadra ed il Benfica, dopo un’attesa di cinque anni, torna a vincere il campionato. A questo, si aggiunge la Coppa di Lega. In quell’estate, esordisce anche nella Nazionale brasiliana nell’amichevole contro gli USA. Il 31 Gennaio 2011 viene venduto al Chelsea, per una cifra che i due club decidono di non comunicare ufficialmente ma che si ritiene abbia raggiunto i 20 milioni di euro più il cartellino di Nemanja Matić, valutato 5 milioni. Segna il suo primo gol con i Blues l'1 marzo 2011 a Stamford Bridge contro il Manchester United, ripetendosi poche giornate più tardi contro l'altra squadra di Manchester, il City, firmando il momentaneo 1 a 0. La partita terminerà 2 a 0 per i londinesi grazie alla rete segnata dal suo ex compagno di squadra al Benfica, Ramires. Quello stesso anno, dopo aver eliminato il Napoli nei quarti di finale anche grazie ad una sua fantastica prestazione, porta a Roman Abromovich la prima Champions League. Nel 2012 trascorre, insieme al resto della squadra, dei mesi bui, che culminano con la sconfitta al Mondiale per club, dove i Blues perdono la finale contro il Corinthias. Diaz è comunque scelto come secondo miglior giocatore del torneo. Dopo l’arrivo di Benitez, sempre contestato allo Stamford Bridge, il Chelsea si risolleva e arriva in semifinale di Europa League. Ed ora, David Luiz, ha qualcosa in più di una possibilità di arrivare in finale, anche grazie alla voglia di battere tutte le punizioni che aveva fin da bambino.