Ha salvato la stagione della Lazio con un gol che ha regalato una gioia tripla ai tifosi biancocelesti. La gioia per la conquista della Coppa Italia ma nello stesso tempo la grande soddisfazione per aver battuto l’acerrima nemica Roma e per aver centrato la qualificazione alla prossima Europa League.
Senad Lulic, 27enne bosniaco, è l’emblema della Lazio operaia di Vladimir Petkovic, una squadra che ha ritrovato se stessa in una serata da incorniciare, in una partita sofferta ma vinta con il carattere e la voglia di chiudere l’annata con un segno indelebile, quello della conquista di un trofeo davanti al proprio pubblico.
Lulic è uno dei fedelissimi di Petkovic, arrivato alla Lazio con un anno di anticipo rispetto al tecnico, un giocatore duttile quasi universale che in questi anni ha percorso chilometri e chilometri dimostrando grande cuore, per questo piace ai tifosi che ieri lo hanno portato in trionfo come un eroe.
L’avventura di Lulic, nato a Mostar in Bosnia Erzegovina, inizia in Svizzera dove dal 2003 al 2006 veste la maglia del Coira, poi in estate arriva la chiamata del Bellinzona in Challenge League dove trova sulla panchina proprio Petkovic e nel 2008 conquistano insieme la promozione in Super League al termine di una stagione incredibile per l’esterno difensivo che segna 10 gol in 33 partite.
Il Grasshopers riesce a convincerlo a cambiare aria e in due campionati gioca 41 gare condite da 6 reti, quindi nel 2010 cede al fascino dello Young Boys dove ritrova il suo grande stimatore Petkovic.
Tutto il resto è storia recente, quella dell’arrivo in Italia nel 2011 alla Lazio per 3 milioni di euro, diventando con il passare del tempo uno dei pilastri della squadra biancoceleste fino all’apice della sua avventura italiana con il gol vittoria nel derby che vale la conquista della Coppa Italia.
Piace molto ad Antonio Conte per la sua Juve del futuro, ma Lotito ha deciso di blindarlo già da tempo, ancor prima di diventare uno dei simboli della storia recente di una Lazio in volo verso l’Europa.