L’Ungheria di Marco Rossi. Da “cenerentola” del girone a una qualificazione agli ottavi sfiorata

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Era il 92' della gara contro l'Islanda, datata 12 novembre 2020. Era lo spareggio tra Ungheria e Islanda per l'accesso a Euro 2020. Gara sull'1-1, quando al 92' la stella magiara, uno dei pezzi pregiati del mercato invernale, Szoboszlai, riscrisse la storia dell'Ungheria di Marco Rossi, qualificandoli per la fase finale degli Europei, bissando la qualificazione del 2016. L'Islanda, la grande sorpresa degli Europei 2016, era eliminata. A fine gara, se avessero detto agli ungheresi che agli Europei avrebbero pareggiato con la Francia, campione del Mondo in carica e con la Germania, arrivando a 5' da una leggendaria qualificazione agli ottavi di finale, evidentemente ci avrebbero messo la firma. Solo applausi per la Nazionale ungherese, che ha tenuto testa a tutte le grandi big del girone di ferro, composto anche dal Portogallo campione d'Europa, che ha vinto sì all'esordio 3-0, ma fino all'86' era ferma sullo 0-0. L'Ungheria esce a testa altissima, pensando anche che la stella, colui che aveva firmato la rete qualificazione, Szoboszlai, non ha giocato questi Europei. Gli applausi vanno anche a Marco Rossi, un tecnico poco apprezzato in Italia, con alcune esperienze in Serie C, costretto ad emigrare per far vedere le sue qualità. L'Ungheria saluta gli Europei, ma il gruppo formato è davvero importante e ora Marco Rossi ci riproverà per un nuovo sogno, quello di qualificarsi ai Mondiali 2022. Foto: Twitter Euro 2020