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LUNIN, DA SECONDO PORTIERE A EROE TRA I PALI DEL REAL MADRID

18.04.2024 | 15:00

Andrij Lunin è stato uno dei grandi protagonisti della sfida andata in scena ieri tra il Manchester City ed il suo Real Madrid, risultando decisivo con le sue parate ai calci di rigore su Bernardo Silva e Kovacic, che hanno permesso ai Blancos di staccare il pass per la semifinale di Champions League. Nato in Ucraina, a Krasnohrad, l’11 febbraio 1999, l’estremo difensore comincia la sua carriera calcistica in patria, prima nelle giovanili del Metalist e poi in quelle del Dnipro. Proprio con la squadra biancoblù arriva l’esordio tra i grandi, in una stagione che vede la società essere prossima al fallimento, nel match di campionato pareggiato con il Karpaty. Alla fine della stagione, culminata con un sesto posto finale cancellato dalla giustizia sportiva, che farà retrocedere poi il Dnipro nella terza divisione nazionale, il giovane Lunin riesce a mantenere per ben dieci volte la porta inviolata, incassando solamente 22 reti. Un rendimento non da terza serie. Infatti, nell’estate 2017, il portiere viene prelevato dallo Zorya, altro club ucraino con il quale conquista il posto da titolare, avendo anche modo di mettere a referto le prime presenze in Europa League. Gli ottimi interventi compiuti tra i pali del club di Lugansk attirano le attenzioni del Real Madrid. La società iberica versa nelle casse degli ucraini una cifra pari a 8,5 milioni di euro più 4 di bonus per rilevare il cartellino dell’estremo difensore, che diventa, il 22 giugno di quell’anno, a tutti gli effetti un giocatore delle Merengues. Trasferitosi in Spagna, per Lunin è tempo di farsi le ossa in club meno blasonati del Real: nella stagione 2018-2019 viene ceduto in prestito annuale al Leganés, dove sostituisce egregiamente l’infortunato Cuellar, nell’annata successiva veste la maglia del Valladolid, nella prima parte di stagione, venendo poi girato in prestito secco al Real Oviedo, club militante in Segunda Division, il campionato cadetto iberico, nella seconda metà. Sarà poi dalla successiva annata che il portiere ucraino non si muoverà più dalla capitale spagnola, rincasando al Real Madrid e facendo il suo debutto con la camiseta blanca il 20 gennaio 2021, in una gara di Coppa del Re contro l’Alcoyano, che il Real vince ai supplementari. L’esordio in Liga avviene il successivo 8 maggio, in una sfida particolarmente sentita, il derby di Madrid con l’Atletico. Venti giorni più tardi, Lunin assiste dalla panchina alla vittoria della squadra allenata da Carlo Ancelotti nella finale di Champions League, vinta a Parigi di misura ai danni del Liverpool. Ma è negli ultimi due anni che il classe 1999 trova più minutaggio per rendersi protagonista con il club madrileno, complici i guai fisici di Courtois, che cominciano già dalla stagione 2022-2023. I forfait dell’estremo difensore belga, infatti, permettono a Lunin di fare il suo debutto in Champions, nel match vinto per 2-1 con lo Shakhtar Donetsk e di difendere i pali dei Blancos nella vittoriosa finale del Mondiale per Club giocata a Rabat, in Marocco, dove il Real Madrid piega i sauditi dell’Al Hilal, laureandosi campione del mondo. L’annata, chiusasi anche con la soddisfazione del trionfo in Coppa del Re, viene chiusa da Lunin con il bottino di 12 presenze collezionate, a fronte di 13 reti subite. E ciò ci conduce all’attualità: con il grave infortunio rimediato da Courtois, ovvero la rottura del legamento crociato anteriore, che spiana la strada al 25enne per diventare il titolare inamovibile nell’undici schierato da Ancelotti. Con soli 21 gol subiti in campionato, le prestazioni di Lunin non fanno rimpiangere il più esperto collega, con la conquista del titolo nazionale che si fa sempre più vicina, fino ad arrivare alla serata di ieri, in cui è stato capace di prendere per mano il Real, conducendolo al penultimo atto della massima competizione continentale per club. Contestualmente alla scalata delle gerarchie nella squadra madridista, Lunin è riuscito anche conquistarsi il posto da titolare con la propria nazionale, l’Ucraina, esordendo nel 2018, nell’amichevole pareggiata con l’Arabia Saudita, ed arrivando ad ottenere, insieme a i suoi connazionali, la qualificazione ad Euro 2024, conquistata superando prima la Bosnia-Erzegovina, e poi l’Islanda, entrambe battute in rimonta, ai play-off. Il 2024, tra campionato, Champions ed Europeo può regalare ancora a Lunin altre gioie, sotto forma di trofei che andrebbero ad arricchire un palmarès già ricco, proseguendo in una carriera dove difficilmente sarà ancora considerato una riserva.

Foto: Instagram Lunin