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MACCARONE, ORA E’ SHOW

10.03.2013 | 09:41

 

Nel calcio difficilmente si presentano le seconde chance.  Massimo Maccarone ne ha avute tante: ovunque è andato lo ricordano con sorriso stampato in faccia. La Toscana nel cuore, mille rimpianti lasciati alle spalle. Tre le piazze che hanno segnato la sua carriera: Siena, Middlesbrough e infine (o all’inizio, dipende dai punti di vista) Empoli. Già, perchè in Inghilterra ha preso l’eredità di Fabrizio Ravanelli giocando prima nelle stagioni 2002-2004, poi dal 2005-2007. Stessa cosa con la maglia bianconera: primo round nel 2005 (in prestito), secondo round lungo tre anni dal 2007 al 2010 condito da 113 presenze e 40 gol. Adesso è tornato al primo amore. E si sta prendendo una rivincita grande così in Serie B, ricalcando i primi passi. Con la maglia dell’Empoli era esploso nella cadetteria 11 anni fa, quando riuscì a conquistare la Nazionale di Trapattoni senza neanche una presenza nel massimo campionato tricolore. Una roba fuori da ogni logica. Era considerato un baby fenomeno. A 22 anni era l’erede di Vieri. Certo, con caratteristiche diverse. Alle buste salta il trasferimento al Milan di Terim, club dove è cresciuto calcisticamente. Inizia un lungo pellegrinaggio e mette una pietra sopra alla maglia azzurra. A distanza di oltre un decennio lo ritroviamo più decisivo che mai, lì a fare quello per cui è nato dentro l’area di rigore: segnare. L’Empoli vola, travolto dalla Maccarone-mania: 11 gol finora, 8 di destro, 3 di sinistro. Doppiette su doppiette. Ieri l’ultima in ordine di tempo sul campo dell’AscoliZaza nel taschino e via. Il bomber con il soprannome di un panino sta trascinando la squadra di Sarri verso i play off come nei tempi andati. Alcune porte non si riapriranno per Big Mac, questo è certo, ma si può ancora dire che il Maccarone-show non è finito…