Claudio Ranieri, indiscusso uomo dell’anno calcistico, oggi ha ritirato al Coni il Premio Bearzot, riconoscimento promosso dall'Us Acli col patrocinio della Figc. Queste le dichiarazioni più significative rese dal tecnico del Leicester campione d’Inghilterra, riprese dall’Ansa: "Onestamente ancora non ho capito l'impresa che abbiamo fatto. Io posso ringraziare tutti, la giuria che mi ha votato e i miei giocatori. Eravamo partiti per salvarci ed è successo quello che è successo....non è facile vincere uno scudetto in Inghilterra ma il mio primo 'scudetto', la promozione in A, l'ho vinto a Cagliari e questo non lo dimentico. Bearzot non l'ho mai conosciuto ma se mi dicono che in me vedono lo spirito di Bearzot questo mi inorgoglisce". Ranieri, riferisce sempre l’agenzia, ha fatto sapere che devolverà la parte economica del premio alla Onlus "Stefano Borgonovo". In occasione della cerimonia, il presidente federale Carlo Tavecchio si è così espresso: “A Ranieri auguro di vincere un Mondiale con l'Italia, sarebbe il massimo. Parlo in senso astratto, non del Mondiale 2018. Claudio è giovane e avrà tempo. Se abbiamo pensato a lui per il dopo Conte? E' lui che deve pensare a noi! Pensiamo a tante cose adesso, ma nella sua seconda patria sportiva lo aspettano grandi successi. E togliergli questa prospettiva non credo sia facile. Nel palmares dell'Italia il successo di Claudio è una cosa unica”.
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