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Magnanelli: “Dionisi somiglia ad Allegri. Frattesi devastante da mezzala, ecco come vedrei Raspadori nella Juve”

25.04.2022 | 09:47

Diversi temi toccati da Francesco Magnanelli, centrocampista e capitano del Sassuolo, ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport“: “Il rapporto con Allegri (il tecnico della Juventus ha allenato Magnanelli al Sassuolo nella stagione 2007/2008, ndr)? Fantastico, eravamo un grande gruppo e abbiamo vinto il campionato per questo. Venivamo da una bella stagione con Remondina, bravo, vecchio stile. Allegri era molto più libertino e credeva tantissimo nei suoi giocatori. L’allenatore perfetto. In ritiro più volte si toglieva le scarpe e, scalzo, sfidava i portieri sulle punizioni. Oppure faceva la partitella con noi. Gli piaceva una squadra che gioca ma lui ha sempre badato al pratico. Di sicuro non imponeva un’identità tattica. E poi, tutto dipende dai giocatori: la sua Juve che dominava giocava bene a calcio. Ah, non gli è mai piaciuta la preparazione atletica. Noi vicino al campo avevamo una piscina, a volte ci lasciava col preparatore e andava a nuotare.

Dionisi gli somiglia? Sì, assolutamente. Anche lui bada al sodo, non ha bisogno di sentirsi dire quanto è bravo o quanto gioca bene. Non è un esteta ma sa bene come si arriva al risultato. Il giocatore del Sassuolo più adatto alla Juventus? Dipende dal progetto. Raspadori può diventare molto forte ma, per me, alla Juve può giocare solo dietro a una punta nel 4-2-3-1, non può fare l’esterno. Allo stesso modo, Frattesi può giocare in un centrocampo a due però, se un club lo prende, deve usarlo da mezzala, ruolo in cui è devastante. Traorè, invece, è utile proprio perché può giocare in due posizioni. E poi, conta la personalità: giocare per la Juve è diverso che giocare per il Sassuolo. E questo Max lo dice sempre“.

Foto: sito ufficiale Sassuolo