Maldini: “In Italia non ce la faccio a vedermi all’interno di un club diverso”
09.05.2024 | 10:57
L’ex capitano e direttore tecnico rossonero Paolo Maldini, ha parlato così in un’intervista concessa a Radio Serie A: “Il calcio è sempre stato presente. Il Milan è sempre stata la squadra della mia città, l’ambiente dove sono cresciuto e per me è qualcosa che va al di là del tifo e del lavoro. È sempre stato così e sarà sempre così. Il rapporto che c’è va al di là delle ere in cui sono passato in questa grande società e sarà così anche per i miei figli. Ruolo da dirigente? Io mi considero semplicemente Paolo. Cerco di fare la mia traiettoria di vita. Ringrazio la famiglia che ho avuto, ho incontrato le persone giuste. Anche la mia ultima esperienza da dirigente mi ha fatto apprezzare le cose che non conoscevo. Nel calcio uno pensa di saper tutto, ma quando passi dall’altra parte hai una prospettiva completamente diversa. Cose che ho dichiarato da calciatore, poi passando dirigente le avrei volute cancellare. Io custode del milanismo? Non lo so, lo possono dire gli altri. Di sicuro il calcio e il Milan mi hanno insegnato tanto come valori e come principi e quando lavori per questo club ne devi tenere conto perché va al di là del risultato. quando si parla di una storia ultra centenaria, va conosciuta e studiata”. Infine, conclude l’intervista parlando del suo futuro: “Ho scelto di fare il direttore tecnico perchè era il Milan. Il lavoro in sé è tutt’altro rispetto a quello che ti aspetti e ci ho messo una decina di mesi. O Milan o Nazionale, in Italia non ce la faccio a vedermi all’interno di un club diverso”.
Foto: Maldini Milan Twitter