Mancini: “Un ritorno all’Inter? Difficile. Balotelli aveva le qualità di CR7, Belotti deve crescere. La Juve…”

Roberto Mancini, ex tecnico di Inter e Manchester City, ha parlato ai microfoni di Radio Tuttomercatoweb: "Un ritorno all'Inter? Mi sembra sia abbastanza difficile. Dovrebbero cambiare tante cose. Per costruire squadre ci vuole tempo, con errori e momenti di difficoltà. Nonostante i risultati negativi non gli manca molto per farla diventare da titolo. Può accadere di tutto il prossimo anno. La Juve per mentalità rimane la squadra da battere. Il miglior calciatore che ho allenato? Se uno ne ha allenati molti bravi, è chiaro che sia difficile fare un nome. Ho allenato Simeone per testa e tutto, ai tempi della Lazio, Veron, Yaya Touré, Silva. È difficilissimo scegliere. Balotelli? È un bravissimo ragazzo, è un po' istintivo. A parte quando fa qualche alzata d'ingegno, ma da piccoli si può fare. Lui ha delle qualità che, per quando ha iniziato, doveva essere all'altezza di Ronaldo. Aveva lo stesso potenziale. Sicuramente qualche colpa ce l'ha avuta. Ora ha 26 anni, qualcosina può fare. Belotti? Deve crescere ancora un po'. La VAR? Io sono old style, fermare il gioco non mi piace. Lì si può vedere se è fuorigioco o meno. Ma un fallo, commentato la sera con dieci opinioni diverse, come si fa? Il rigore dato alla Roma è incredibile, l'uomo di porta era a tre metri, era lì, come fanno a non vedere? Stanno tentando di inserire troppe cose nuove per avere più spettacolo e meno errori, ma è pieno di errori. Alla fine interessano i risultati. Ibrahimovic? Zlatan era un professionista serissimo, era pure bello grosso. Era già fortissimo". Foto: talksport.com